Inchiesta Prisma: la decisione della procura riguarda sia la società che le persone indagate, tra cui l’ex presidente bianconero Andrea Agnelli
In merito all’inchiesta Prisma che vede coinvolta la Juventus, va registrata la rinuncia della Procura di Torino a misure cautelari nei confronti dello stesso club bianconeri e di tutte le persone indagate, tra cui l’ex presidente Andrea Agnelli.
Come noto, la richiesta avrebbe dovuto essere dibattuta nell’udienza di appello fissata in calendario fra nove giorni, il 21 dicembre dopo che già al termine dello scorso ottobre il Gip del Tribunale di Torino aveva rigettato le richiesta di misure nei versi degli indagati.
Va detto che nell’appello si sarebbe anche dovuto discutere sul sequestro preventivo, collegato al presunto reato di dichiarazione fiscale fraudolenta, di circa 437 mila euro.
Juventus, inchiesta Prisma: la rinuncia della Procura in conseguenza delle dimissioni del CdA
Stando comunque alle informazioni raccolte in esclusiva da Calciomercato.it, la rinuncia da parte della Procura alla richiesta di misure cautelari non va ad intaccare minimamente la suddetta inchiesta, bensì rappresenta solo un atto consequenziale all’addio dell’intero Consiglio di Amministrazione juventino.
La Procura voleva che i vecchi amministratori venissero sospesi dalla carica, e ciò è effettivamente già avvenuto con le dimissioni di tutti i componenti del Consiglio di Amministrazione avvenuto lo scorso 28 novembre.