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Qatar, PSG, Messi, Mbappe: Argentina-Francia è più di una finale Mondiale

Il Qatar, il PSG e Messi e Mbappe: Argentina-Francia è più di una finale Mondiale fuori dal campo

Lionel Messi contro Kylian Mbappé. Verrebbe da dire… troppo facile così. Una sorta di passaggio del testimone dentro l’anomalia più grande del calcio dell’era moderna: il PSG di proprietà della Qatar Sport Investements, grande protagonista di questo Mondiale giocato…

Mbappe, Messi e Al-Khelaifi ©LaPresse

In casa dal club francese del presidente Nasser Al-Khelaifi, che è anche il numero uno dell’ECA, l’amministratore delegato di BeIN Media Group, oltre che il ministro senza portafoglio dell’emiro Tamim bin Hamad al-Thani e capo del fondo sovrano Qatar Investment Authority. Un signore che qualcosa conta… con due colpi di tacco è anche presidente della Federazione del Qatar e vice della Federazione asiatica di tennis. Così, a tempo perso. Proprio per non farsi mancare nulla.

Insomma, se compri tutti o quasi (e te lo fanno fare: sorry… il Fair Play Finanziario?) difficile che tu non possa trovarti a giocare la finale del Mondiale in casa tua da protagonista assoluto, anche se seduto in tribuna. Questo per dire che che non fosse toccata a Messi e Mbappé, che certo sono il vertice della piramide, ci fosse stato il Brasile avrebbe avuto Neymar e Marquinhos, il Marocco delle mirabilie si sarebbe presentato con Hakimi, il Portogallo con Vitinha, la Spagna con Soler. L’onda del PSG ingloba tutto (13 gol e 7 assist, anche questa statistica del Mondiale in Qatar è roba loro). E alla fine intriga anche la simbologia del passaggio di consegne tra due star che si passano undici anni di differenza, che al Lusail Stadium saranno contro ma che al Mondiale sono arrivati dividendo gioie (e dolori: vedi l’uscita dalla Champions) con la stessa maglia, quella del club parigino.

Sono ore frenetiche, in cui la Francia è alle prese con un virus influenzale che attraversa le stanze del ritiro transalpino e farebbe leccare i baffi ai virologi televisivi di casa nostra e l’Argentina si aggrappa alla cabala, alle coincidenze con il 1986, l’ultima vittoria, quella in Messico: anche allora il Portogallo venne eliminato dal Marocco, coincide l’ora argentina della finale, l’arbitro di ieri (il brasiliano Filho) e quello di questa volta (il polacco Marciniak) sono entrambi nati il 7 gennaio e chi più ne ha più ne metta. Roba da Branko e le stelle.

Argentina-Francia è Messi contro Mbappe

Messi e Mbappe con la maglia del Paris Saint-Germain © LaPresse

Per fortuna c’è il campo, quelle che emetterà la sentenza, sperando che lo spettacolo sia all’altezza delle due star più attese ad animarlo: 5 gol a testa, la sfida nella sfida. Quando Leo giocava la sua prima partita con la maglia del Barcellona Kylian non aveva 6 anni, quando Leo giocava la sua prima partita con la maglia dell’Argentina (il 17 agosto 2005 vincendo in amichevole a Budapest con l’Ungheria) Kylian non ne aveva compiuti sette, quando Leo vinceva il suo primo Pallone d’Oro nel 2009 Kylian di anni ne aveva undici. La rincorsa finisce dentro questa finale che è un appuntamento con la Storia. Messi che farà? Mbappé che farà? Leo – senza scomodare Maradona, che forse questa corsa a chi è il migliore è uno dei passaggi più stucchevoli di questo Mondiale – avrà scritto la storia e dovrà decidere se andare avanti, fermarsi, cambiare. E attenzione a Mbappé: il clamoroso epilogo della telenovela estiva PSG-Real conteneva anche l’onta dell’immagine a cui i… franco-qatariori non potevano esporsi perdendo il campione alle porte del Mondiale da giocare in casa. Ma ora tutto potrebbe clamorosamente tornare in ballo. E pensare che Macron si è speso personalmente in quella vicenda. E ora se lo ritrova in finale, pronto a spellarsi le mani e a coltivare il sogno francese.

E allora senza scomodare il Mondiale più discusso della storia, i diritti umani, le vite perse, la kermesse più insolita che la storia del calcio ricordi, per la sua collocazione nel cuore dell’inverno, e persino il Qatargate… facciamo che sia calcio (senza però dimenticare), che rotoli la palla, che Leo e Kylian se la giochino con i loro colpi di classe così diversi ma così potenzialmente decisivi. Non ce ne vogliano gli altri, che magari poi la determineranno pure questa finale, ma Argentina-Francia è roba per questi due ragazzi qui. Il mondo li guarda. Leo e Kylian, chi di voi due si prenderà il Mondo?

Maurizio Russo

Nato nel 1982, da sempre appassionato al calcio, praticato e raccontato in tutte le sue forme: da giocatore e da arbitro in campo, da giornalista sin dal 2009. Numeri, curiosità, retroscena e non solo del calciomercato mi hanno portato a fare della passione una professione.

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