Il rientro di Pogba slitta ancora e questo condiziona, inevitabilmente, le mosse sul mercato di gennaio della Juventus
Il ginocchio di Paul Pogba, infortunatosi durante la tournée americana della Juventus dell’estate scorsa, continua a non essere pronto e il rientro in campo, anzi l’esordio nella stagione 2022/2023, slitta ancora.
Al termine dell’amichevole vinta contro l’Arsenal, l’allenatore bianconero Massimiliano Allegri ha fatto il punto della situazione sul centrocampista francese, tornato a Torino quest’anno, ma ancora con zero minuti nel suo ruolino di marcia. “Paul non ha fatto ancora un metro di allenamento e non so dire quando né come recupererà. Questa è la verità, altrimenti tutti i giorni mettiamo su un teatrino su un calciatore che non ha ancora fatto un metro di corsa. Dispiace non poter fare affidamento su Pogba, spero di averlo il più presto possibile”.
Una situazione, dunque, davvero complicata quella del ‘Polpo’, volato quest’oggi in Qatar per sostenere la Francia nella finale Mondiale contro l’Argentina. E che, inevitabilmente, avrà riflessi anche sulle operazioni da portare avanti, o meno, in vista dell’ormai imminente sessione invernale del calciomercato. “Se dovesse prolungarsi l’assenza, l’unico effetto possibile sarà su Rabiot – le parole del giornalista Luca Momblano a ‘Top Calcio 24’ – Poteva andare via già a gennaio in Premier, ma con il procrastinarsi della questione Pogba, resterà e andrà via a parametro zero. McKennie? Dipenderà dalle offerte che arriveranno. È cedibile ed è virtualmente sul mercato, sia in ottica Premier che Bundesliga. Ma non mi stupirei se restasse fino all’estate prossima. Per Paredes, invece, non verrà applicato l’obbligo di riscatto, visto che non ci sono le condizioni. Al momento, il riscatto mi sembra un traguardo lontano. Posso escludere, però, che torni a Parigi a gennaio, perché lì non lo vogliono”.
Non solo Pogba: Zidane e Vlahovic, la situazione
Altra situazione bollente in casa Juventus, le condizioni di Dusan Vlahovic, ancora alle prese con i problemi fisici che si porta dietro da mesi ormai. Sempre Allegri: “Dusan ha iniziato un percorso di riabilitazione personalizzato a causa di questa sintomatologia che non è scomparsa dopo il Mondiale. Speriamo solo di riaverlo al più presto”. Queste, invece le parole di Momblano: “È una situazione molto difficile da indagare, mi sembra un po’ cristallizzata”. Infine, si parla anche della guida tecnica, con Zinedine Zidane sempre sullo sfondo: “L’equazione che Allegri sia molto più saldo adesso rispetto ad un mese fa, non la sottoscrivo. Zidane rappresenta fiore occhiello della storia della Juve con curriculum incredibile. A Torino ha interessi e viene spesso. Ma non sono in possesso di nessun rumor su Zidane in bianconero. C’è confusione sul piano industriale, tutto dipenderà dal nuovo consiglio d’amministrazione”.