Il calciomercato inizia già a ribollire sullo sfondo e il futuro di Rafael Leao ancora non è chiaro. Il nuovo annuncio arriva in diretta
I talenti, quelli veri, si mettono in evidenza e rubano la scena a livello internazionale, senza che ci sia il bisogno di aggiungere molto altro.
È questo il caso di Mykhaylo Mudryk, calciatore che forse è ancora un po’ troppo discontinuo, ma ha dei colpi e delle giocate a tratti sublimi. Attualmente, gioca nello Shakhtar Donetsk, ma in molti hanno messo gli occhi su di lui negli scorsi mesi. Ve ne abbiamo parlato in merito all’interesse della Juventus, ma l’operazione non è mai decollata. Oggi ne ha parlato Carlo Nicolini, dirigente del club ucraino, ai microfoni di TV PLAY, ammettendo l’interesse di una big internazionale: “A oggi Mudryk è arrivato il messaggio, come a tutti gli altri giocatori, di presentarsi per il ritiro di Antalya del 9 gennaio. L’interesse dell’Arsenal c’è, non posso negarlo“.
Ma attenzione anche al Milan, in un intreccio che, però, coinvolgerebbe per forza di cose anche Rafael Leao: “Si sono interessati in tanti indirettamente a Mudryk, senza un’offerta ufficiale. Telefonate ce ne sono state tante. Credo che ad oggi le squadre italiane facciano fatica a prendere un profilo del genere, sia per quanto vale sia per la mancanza di coraggio nell’investire su un profilo così. Magari poi vendono bene Leao, capiscono che Mudryk ha un talento importante e proveranno a prenderlo“.
Nicolini ha parlato anche del Mondiale appena concluso, con l’amaro in bocca per due operazioni che lo Shakhtar non è riuscito a portare a termine: “Abbiamo guardato con interesse e anche con un po’ di dispiacere, se non fosse successo quanto è successo due ragazzi che al Mondiale hanno fatto benissimo erano già nostri, ovvero Gvardiol e Alvarez. Noi guardiamo ora molto a un mercato interno perché portare in questa situazione i giocatori in Ucraina non è semplice”. E continua: “Arriva Kvaratskhelia e sembra abbiano scoperto un marziano, ma noi e altri club lo seguiamo da cinque anni. Tendiamo a non seguire certi campionati. Mi hanno chiesto una top 11 del mondiale, è diventata una top 16, quasi tutti giovani. Se sanno che non c’è il coraggio di investire anche gli scout non vanno neanche a guardare certi profili”.
Nicolini sul talento di Pavlovic e il rapporto con Mkhitaryan
Non sono, però, gli unici profili che si sono messi in evidenza nella massima competizione per Nazionali. I più attenti avranno notato anche le qualità di Pavlovic, che Nicolini esalta in diretta: “Pavlovic è un profilo importantissimo e al Mondiale lo ha fatto vedere. Mi sembra molto adatto per fisicità al calcio inglese. Deve crescere ancora però e penso in Italia farebbe fatica, c’è poco tempo, basta guardare a De Ligt, Romero o Demiral. Si fa fatica in Italia a dare tempo ai difensori per crescere. Vale già una cifra importante, non so in Italia chi potrebbe prenderlo per poi attenderlo.
Infine, il dirigente dello Shakhtar non può non esporsi sugli ottimi rapporti con Mkhitaryan, ora in forza all’Inter: “Mkhitaryan? Bastava avere un passaporto che non fosse armeno. Gli voglio un bene dell’anima, lo sento spessissimo. Lo seguivamo quando aveva appena 16 anni. Dopo due anni giochiamo contro di lui di nuovo e anche quella volta era tra i migliori. Dovunque è andato ha fatto bene, con un altro passaporto se ne sarebbe parlato molto prima. Anche per lui parliamo di un giocatore che ha fatto 15 anni ad altissimi livelli, è stato costante”.