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Bravo e l’esonero di Zauli: “Non ne sono orgoglioso”

Il direttore sportivo del Sudtirol Paolo Bravo parla a Calciomercato.it su TV Play: dall’esonero di Zauli a Nicolussi Caviglia

Alzi la mano chi si aspettava un Sudtirol capace di essere in piena zona playoff dopo diciotto giornate di campionato.

Bravo su Zauli e Bisoli
Panchina © LaPresse

In pochi avrebbero scommesso sulle possibilità della cenerentola della Serie B, al suo primo anno in cadetteria. Del resto anche il pre-campionato non era stato dei più semplici con l’addio di Javorcic subito dopo la promozione e l’esonero di Zauli a pochi giorni dall’inizio della stagione. Proprio l’arrivo di Bisoli è stata la svolta per il Sudtirol e lo spiega il direttore sportivo Paolo Bravo intervenuto a Calciomercato.it su Tv Play.

Si parte con gli obiettivi del club: “Resta riuscire a salvarsi, che sia all’ultima giornata o ai playout. La società ha fatto sempre i passi giusti e questo ci ha permesso di raggiungere una buona categoria e di attrarre calciatori che hanno voglia di mettersi in discussione, anche giovani. Questo è il succo”. Un obiettivo che passa anche dal mercato: “Vorrei fare 3-4 innesti e lasciar partire qualcuno perché l’allenatore deve lavorare con il numero giusto di persone. Spero di riuscirci”.

Bravo a Tv Play: “Non sono orgoglioso dell’esonero di Zauli”

Bravo nel suo intervento non può che parlare anche di Bisoli, protagonista in panchina dell’ottimo campionato del Sudtirol.

Bravo su Bisoli
Bisoli © LaPresse

“Non sono orgoglioso dell’esonero di Zauli: non ho concesso la possibilità ad un allenatore di ricominciare. Ma la sensazione era che non avevo la possibilità di combattere. Quando non si ha la quadra, bisogna aggrapparsi alla razionalità e ho preso Bisoli che ha questa caratteristica. Nessuno quest’estate scommetteva su questa squadra, Bisoli è venuto qui volentieri. Ho conosciuto poche persone nella mia carriera con la sua energia. L’ha trasmessa alla squadra e lo ringrazio”.

Infine, ultima battuta su Nicolussi Caviglia, di proprietà della Juventus: “E’ venuto qui perché arrivata da alcuni problemi fisici. Lui è forte ed ha trovato il giusto ruolo: non è una mezzala. Quando ritrovi un percorso sano, devi percorrerlo. Per me lui è un giocatore da Serie A, ma deve fare i passi giusti perché la Serie A è un altro sport. Se fa quello che deve fare, probabilmente ci arriverà”.

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