CM.IT | Juninho lo incorona, la Serie A l’ha snobbato: la cronistoria dell’affare Santos

Il centrocampista diciottenne è un promesso sposo del Chelsea, che nelle prossime ore proverà a definire gli ultimi dettagli con il Vasco da Gama

Così Juninho Pernambucano ha parlato di Andrey Santos ai media brasiliani nelle scorse settimane. Un’investitura non da poco per il giovane centrocampista brasiliano, arrivata da un grande calciatore e da un dirigente molto preparato, che nel gennaio del 2020 lanciò la carriera europea di Bruno Guimaraes, portandolo al Lione.

Centrocampista centrale di gran fisico, è alto 1,80cm, Andrey Santos già da tempo è in prima squadra. Nell’ultima annata, conclusasi con il ritorno in massima serie del club di proprietà del fondo 777 Partners che detiene anche il Genoa, il classe 2004 di Rio de Janeiro ha collezionato 33 presenze nel solo campionato di B, realizzando ben 8 gol.

Paragonato anche al nuovo idolo della tifoseria del Newcastle adesso secondo in Premier, il 18enne del Vasco da Gama è vicinissimo al trasferimento al Chelsea – ormai ha quasi vinto il testa a testa col Manchester City – per una cifra fissa inferiore ai 15 milioni di euro, ma la storia poteva andare anche diversamente.

Secondo quanto appreso da Calciomercato.it, infatti, a cavallo tra settembre e ottobre il dossier del calciatore è finito anche su alcune scrivanie italiane.

Calciomercato, le big italiane sondate su Andrey Santos

Stando alle informazioni in nostro possesso, anche Inter, Milan, Napoli e Roma sono state informate sulla possibilità di prendere Andrey Santos a circa 13 milioni di euro bonus esclusi. Una cifra a dir poco interessante, se paragonata a quelle circolate per altre operazioni con il Sudamerica.

Ironia della sorte, anche Bruno Guimaraes fu proposto alle big italiane per circa 12 milioni di euro l’anno prima di finire per 20 milioni al Lione, che lo scorso gennaio ha incassato più del doppio dai ‘Magpies’ (42 milioni più bonus). A giudicare però dalle parole pronunciate dall’ex stella del Lione nonché simbolo del Vasco Juninho (“fisicamente è un mostro, la sua partecipazione al gioco senza pallone è brutale, tecnicamente è molto superiore agli altri”), il rischio che Santos si trasformi in un nuovo rimpianto nostrano è abbastanza elevato.