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Moggi svela il prossimo colpo: la Juve si interroga

Luciano Moggi indica quale deve essere il prossimo colpo della Juventus: ecco quale sarebbe il profilo giusto per i bianconeri

Giorno importante per la Juventus con l’Assemblea degli azionisti chiamata a ratificare il bilancio in quella che è stata l’ultima uscita pubblica del presidente uscente Andrea Agnelli.

Allegri
Allegri © LaPresse

A prendersi la scena è stato però Luciano Moggi, intervenuto nella riunione in funzione di piccolo azionista del club bianconero. L’ex dirigente, alla Juventus dal 1994 al 2006, non si è soffermato soltanto su Calciopoli e l’inchiesta di questi giorni, ma ha fatto un piccolo riferimento anche al calciomercato. L’ex direttore generale del club piemontese ha voluto indicare la necessità della formazione di Allegri: “La Juve non ha un centrocampo – le sue parole -, non vanno presi attaccanti ma centrocampisti che li servano”.

Ma davvero la priorità è rinforzare la mediana o i bianconeri hanno bisogno di un attaccante? In realtà, fermo restando che la situazione societaria quanto meno a gennaio impone un budget molto limitato, sono diversi i fattori che entrano in ballo.

Calciomercato Juventus, centrocampo o attacco: cosa serve ad Allegri

Rabiot in scadenza di contratto, Pogba che non ha ancora neanche debuttato, McKennnie che è tra i cedibili già nel mercato di gennaio.

Moggi e Nedved
Moggi e Nedved © LaPresse

Questa la situazione del centrocampo della Juventus che ha – al momento – come perno Locatelli (che in Spagna danno in orbita Real Madrid) più i giovani Miretti e Fagioli che già sono inseriti a pieno titolo nelle rotazioni di Allegri e Rovella e Ranocchia in prestito al Monza e che, almeno il primo, a giugno potrebbe tornare alla base per restarci.

In attacco, invece, c’è da considerare l’incertezza su Vlahovic, tra problemi fisici e sirene della Premier. Oltre al serbo, punti fermi sono Chiesa (pronto a tornare dal lungo stop) e Kostic, con Kean in grande spolvero (ma ancora da riscattare), l’incertezza sul futuro di Milik e i dubbi su Di Maria con le discussioni sul rinnovo rimandate a fine stagione. Insomma, situazione particolare in entrambi i reparti, con magari proprio il centrocampo che in prospettiva può dare le maggiori garanzie e l’attacco che a giugno potrebbe ritrovarsi almeno senza due calciatori importanti come il polacco e l’argentino.

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