Luciano Moggi è intervenuto all’Assemblea degli azionisti della Juventus: riferimenti a Calciopoli e donata ad Agnelli la chiavetta con i file del 2006
E’ intervenuto anche Luciano Moggi, ex dirigente dal 1994 al 2006, all’assemblea degli azionisti della Juventus chiamata a ratificare il nuovo bilancio. Si tratta dell’Assemblea che rappresenta l’ultimo anno del presidente Agnelli visto che la prossima riunione sarà quella che ratificherà il nuovo Consiglio di Amministrazione.
L’ex direttore generale bianconero ha preso la parola in qualità di azionista e il suo intervento ha contenuto riferimenti all’inchiesta Calciopoli e si è concluso con un ‘regalo’ ad Andrea Agnelli: una chiavetta usb con i file relativi proprio all’inchiesta del 2006. “Qui c’è una chiavetta con tutta Calciopoli – la frase detta da Moggi ad Agnelli -. Presidente, sentirai Carraro che dice che Fiorentina e Lazio non possono retrocedere, che la Juventus non deve essere aiutata”.
Prima della consegna, Moggi ha fatto un paragone tra quanto accaduto nel 2006 e l’inchiesta che è in corso oggi: “Ci hanno indicato come colpevoli di cose che facevano anche altri. La Juve non ha mai rubato niente, ha sempre vinto sul campo” le sue parole. Frasi indirizzate anche contro la stampa: “Non considero ciò che leggo – ha affermato Moggi – in questa Assemblea sento cose che non sono quelle”.
Moggi in Assemblea: “La Juve non si è difesa”
Nel suo intervento, Luciano Moggi ha dedicato anche un ringraziamento ad Andrea Agnelli: “Nove scudetti non si vincono facilmente. Chi è dentro sa le difficoltà da superare per vincere”. Un grazie che è anche un attacco però alla società che “non si è mai difesa o non ha saputo difendersi o ha lasciato cadere tutto quello che le veniva gettato addosso”.
Proprio per questo motivo è “diventata un giocattolo in mano a tanti”, una situazione che l’ex dirigente non condivide. Soprattutto in riferimento ai presunti scudetti ‘rubati’: “La Juve ha sempre vinto sul campo – l’arringa di Moggi -, non ha mai rubato niente, anzi forse qualcosa ci hanno rubato”.
Il riferimento è alla partita persa a Perugia sotto il diluvio e anche allo scudetto vinto l’anno dopo dalla Roma “quando il presidente del Coni cambiò le regole in corso facendo giocare Nakata a Torino“. Proprio il giapponese segnò il gol che diedi il successo ai giallorossi nello scontro scudetto.