Le parole pronunciate dall’ex bianconero durante l’assemblea dei soci della Juventus hanno sollevato grandi polemiche
Come pronosticabile, l’intervento di Luciano Moggi nel corso dell’assemblea dei soci di questa mattina in casa Juventus non è affatto passato inosservato. Dalla chiavetta consegnata ad Andrea Agnelli alle parole su Calciopoli, l’ex bianconero ha tirato nuovamente in gioco vicende del passato.
Del messaggio lanciato questa mattina da Moggi nel quale vengono citati anche il Milan e Galliani si è discusso in diretta su Calciomercato.it in onda su TV Play con l’avv. Giuseppe La Scala: “Non lo so, io delle zozzerie di Galliani per usare questo termine colorito ho sempre parlato e anche nelle assemblee del Milan. Non è che ce le dimentichiamo, in sede di approvazione di bilancio ne abbiamo sempre chiesto conto e talvolta non abbiamo fatto approvare il bilancio per alcune operazioni discutibili in esse segnalate. Che ci fossero maneggi con gli amici di Galliani come Preziosi è cosa arcinota“.
Il Vicepresidente dell’Associazione Piccoli Azionisti dell’A.C. Milan ha poi ricordato alcune delle misure che erano state prese per contrastare i casi legati a plusvalenze: “I più anziani di noi ricorderanno che la situazione plusvalenze era stata oggetto a inizio anni 2000 di una sanatoria da parte del governo. In cambio della sanatoria le società avevano promesso di non tornare a fare certe cose e invece in tante hanno ricominciato. Questa cosa o finisce definitivamente con anche punizioni pesanti da parte della giustizia anche sportiva, perché c’è la sensazione che qualcuno si accontenterebbe di dare qualche anno di reclusione, o se invece finirà a tarallucci e vino e passerà la vulgata del perdonismo non andremo lontani”.
Tornando alle parole pronunciate da Moggi, La Scala ha chiuso con un avviso.
Le parole dell’avvocato: “Quella di Moggi è una vicenda che quantomeno della comunicazione e dell’immagine credo stoni con quello che la Juventus vorrebbe invece segnalare, ovvero un repulisti con soggetti di altissimo profilo e spessore etico ai posti di comando, chiamati a riordinare casa. Se in occasione di ciò si dovesse dare a Moggi di esternare come ha esternato si darebbe un messaggio confuso da questo punto di vista. Moggi era un piccolo azionista quindi ha tutto il diritto di intervenire in assemblea, se si scopre però che partecipa ecco sarebbe consigliabile ricordargli che peso può avere un suo intervento“.
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