Da mercoledì, riparte la Serie A, con il primo match del 2023 che potrebbe già dare indicazioni per una panchina a medio e lungo termine
Festeggiamenti di Capodanno a scartamento ridotto per i calciatori di Serie A, che sono ormai a pochi giorni dal rientro ufficiale in campo. Primo giorno del 2023 in cui tutte le squadre si allenano, in vista del ritorno del campionato, con la sedicesima giornata che avrà luogo mercoledì.
Si torna a giocare oltre sette settimane dopo la sospensione obbligata per la disputa dei Mondiali in Qatar. A parte la Bundesliga, in piena pausa invernale per ragioni climatiche come sempre e che ripartirà soltanto il 21 gennaio, tra i principali campionati europei quello nostrano è quello che torna in campo a maggior distanza dalla finale di Doha tra Argentina e Francia. Una ripresa dell’attività che sarà da subito molto importante per tutti, con un mese di gennaio contraddistinto da numerose gare fondamentali e da non sbagliare. Che possono dare indicazioni rilevanti sulla conquista dei rispettivi obiettivi stagionali, ma anche più a lungo termine.
Serie A, si ricomincia con Inter-Napoli: per Inzaghi può essere una svolta e non solo per la corsa scudetto
Un match dall’importanza capitale, in questo senso, mercoledì sera sarà quello di San Siro tra Inter e Napoli. Nerazzurri che si trovano a -11 dalla capolista ma che, vincendo, potrebbero riaprire il discorso scudetto per sé e per le altre. Partenopei che invece vogliono mandare un’ulteriore segnale alla concorrenza e possibilmente ‘eliminare’ o quasi dalla corsa una pretendente di prestigio.
In caso di risultato negativo, sarebbe infatti effettivamente difficile immaginare una compagine di Inzaghi in grado di recuperare il divario a quel punto maturato. Se il Napoli, prima della sosta, aveva tenuto un’andatura micidiale con una serie di 11 vittorie di fila, l’Inter aveva comunque vinto sei delle ultime sette disputate in campionato. E per questo, il tecnico crede nelle possibilità dei suoi. Ma, come detto, perdere significherebbe di fatto uscire dalla lotta scudetto e ridimensionare le ambizioni in campionato. Con possibili riflessioni da parte della dirigenza, a fine stagione, sull’opportunità di proseguire insieme.