“Il ruggito del… coniglio”: Pogba e la Juve lontani dallo scudetto

La Juventus per tanti è la squadra da battere, ma c’è chi ha dubbi enormi e non usa mezzi termini con Pogba

Domani riparte finalmente il campionato di Serie A, con tutte e dieci le partite in programma lungo la giornata. Un evento che non si verificava da tempo, ma necessario per un calendario compresso e con tantissime partite in poco tempo per via della pausa Mondiale.

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Paul Pogba © LaPresse

E si riprende con i botti, visto il big match tra Inter e Napoli che può già dire parecchio sulla lotta scudetto. Le inseguitrici degli azzurri verosimilmente tiferanno per la squadra di Inzaghi, in modo da accorciare la classifica e la distanza dalla capolista. Milan e Juventus sono a caccia di conferme e di rimonte, in particolare i bianconeri dopo il terremoto societario a fine novembre. Fino alla sosta, gli uomini di Allegri erano in un trend più che positivo con ben sei vittorie di fila in campionato. Una serie che la Juve proverà ad allungare nella sfida in casa della Cremonese, senza dubbio insidiosa ma alla portata. Per tanti, con i recuperi di Di Maria, Paredes, Chiesa e Pogba, i bianconeri saranno la squadra da battere in questa seconda parte di stagione.

La Juve resta indietro: “Non mi fido. E Pogba sembra più un coniglio”

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Allegri © LaPresse

Non è dello stesso avviso Stefano Agresti. Il giornalista de ‘La Gazzetta dello Sport’ è intervenuto a ‘Radio Radio’ dicendo la sua sulla Juventus: “Su diversi giocatori bianconeri ho dei grandi dubbi. Per una corsa ad alto livello secondo me non sono messi bene. Non mi fido di uno come Di Maria, che in finale Mondiale per 60 minuti ha brillato, ma è stata forse la sua unica partita di grande spessore quest’anno. Paredes nella prima parte di stagione era stato una comparsa e anche nell’Argentina ha perso il posto, quindi chissà. Pogba adesso dice che sta tornando, ma più che il ruggito di un leone mi sembra quello di un coniglio. Io non sono sicuro che questi giocatori faranno della Juve la squadra da battere nella seconda parte di stagione”.

In effetti le condizioni fisiche di alcuni top player non hanno convinto affatto, a partire dal Fideo che anche al Mondiale è stato ai box, pur essendo decisivo alla fine. Da valutare, anche dopo le polemiche per il rientro tardivo, anche il suo grado di ‘garra’ e concentrazione, dedizione, alla causa juventina. Così Leandro Paredes, scalzato in nazionale e anche a Torino praticamente mai al centro del progetto. Poi Pogba, out per tutta la prima parte di stagione e vicino al rientro, ma ancora non pronto. Così come Chiesa, che viene da un anno di stop e per arrivare al top avrà bisogno di ancora un bel po’ di tempo. Spinazzola e Zaniolo nella Roma insegnano.

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