Il Milan riprende la rincorsa al Napoli dalla Salernitana, ma deve correre ai ripari sul fattore infortuni: la decisione è drastica
Il Milan riparte da Salerno. La rincorsa al Napoli deve riprendere con una vittoria a tutti i costi per non perdere ulteriore terreno dalla squadra di Spalletti. I rossoneri hanno una chance già fondamentale considerando lo scontro diretto tra il Napoli e l’Inter, che in un modo o nell’altro farà guadagnare punti al Milan. Sempre che gli uomini di Pioli riescano a portare a casa i tre punti dall’Arechi, ovviamente.
Di certo non sarà semplice, anche perché i rossoneri aprono il 2023 in netta difficoltà a causa degli infortuni che hanno martoriato e stanno ancora colpendo il Diavolo. Lo stop lunghissimo di Maignan ha costretto la società a intervenire, visto che il francese è fuori da più di tre mesi e potrebbe non rientrare neanche per il 14 febbraio. Maldini ha preso Devis Vasquez, che sarà il terzo portiere, ma oltre a Tatarusanu e Mirante cerca anche un altro portiere. Si fanno i nomi di Cragno e Rico, con Sportiello già nel mirino per l’estate a zero vista l’impossibilità di anticipare il suo arrivo. Un segnale importante di come la situazione Maignan preoccupi e non poco. Ma l‘infortunio di Magic Mike è solo uno dei tanti: insieme a lui sono ai box pure Ibrahimovic, Florenzi, Rebic, Kjaer, Krunic, Messias, Origi e Ballo-Toure. Praticamente una squadra completa.
Milan, quanti infortuni: arriva il preparatore di Vlahovic
Per questo il Milan starebbe pensando di correre ai ripari con l’introduzione di una figura specifica. In queste settimane in casa rossonera, come scrive ‘La Repubblica’, si è discusso del possibile arrivo di un ‘Head of Performance’. E l’identikit della persona condurrebbe ad Andreja Milutinovic, 43 anni, serbo, che gode di grande fama in patria, come una sorta di guru. Non a caso è il preparatore personale di Dusan Vlahovic alla Juventus.
In un’intervista di pochi mesi fa Milutinovic aveva detto: “Non è importante essere i primi all’inizio, conta esserlo alla fine della stagione. Ai miei ragazzi insegno a vivere ogni giorno come fosse un piccolo obiettivo da raggiungere per poi misurare il successo alla fine. Io lavoro per creare gladiatori che acquistino fiducia attraverso il duro lavoro. Soltanto la fede in questo sistema di allenamenti e i sacrifici permettono di arrivare al successo”.