L’allenatore spagnolo ha voluto lanciare un messaggio al presidente contro il possibile licenziamento
Dopo le ultime due sconfitte incassate negli ultimi due turni tra campionato e coppa, è diventata particolarmente scottante la panchina di un allenatore che da qualche mese si ritrova alla guida di uno dei principali top club in Europa.
Si tratta del Chelsea di Graham Potter, reduce negli ultimi tre giorni da due ko rimediati contro il Manchester City di Pep Guardiola. I ‘Blues’, dopo aver perso in campionato lo scorso giovedì con una prestazione tutto sommato sufficiente a fronte dei numerosi infortuni accusati, questo pomeriggio sono stati asfaltati dai ‘citizen’. Il tecnico spagnolo, al terzo turno di FA Cup, ha rifilato un poker che ha decretato l’eliminazione della formazione londinese.
Una partita, quella di questo pomeriggio, dai due volti. Se nel primo tempo il City non ha lasciato scampo con tre reti ed un dominio territoriale indiscusso, nella seconda frazione è venuto fuori anche il carattere del Chelsea. Una reazione che non è bastata a favorire una rimonta che già sembrava impossibile, ma che ha scatenato nel post partita i complimenti di Pep Guardiola.
Chelsea, Guardiola contro l’esonero di Potter: “Merita più tempo”
L’allenatore spagnolo, infatti, ha avuto modo questo pomeriggio di trascorrere del tempo con Todd Boehly, nuovo proprietario del Chelsea dalla scorsa estate.
In merito alle voci su un possibile esonero al termine della stagione di Potter, dopo averlo pagato 23 milioni di euro lo scorso settembre per strapparlo al Brighton, Guardiola si è schierato dalla parte del collega che ben lo ha impressionato nel doppio incrocio andato in scena negli ultimi tre giorni tra Chelsea e Manchester City. Nelle parole riportate da ‘StandardSport’, l’ex tecnico di Barcellona e Bayern Monaco ha voluto inviare un messaggio al numero uno dei ‘Blues’.
Questo l’appello di Guardiola su Potter: “Vorrei dire a Todd Boehly che è stato un piacere incontrarlo, ma di dargli ancora del tempo. Nel secondo tempo ha mostrato quello che sa fare realmente. Tutti gli allenatori hanno bisogno di tempo e lui sta facendo bene. Al Barcellona non ho avuto bisogno di due stagioni solo perché avevo Messi”.