La Roma aspetta Smalling, in scadenza di contratto ma ormai imprescindibile per Mourinho: Pinto ora è più fiducioso
È finalmente positivo il risveglio della Roma dal big match in casa del Milan. Non sono arrivati tre punti, ma una rimonta insperata arrivata negli ultimi 6-7 minuti di partita. Ovvero quelli passati tra il gol di Ibanez e quello di Tammy Abraham. La prestazione non è stata scintillante neanche stavolta, non a caso tanti tifosi e non solo si sono detti nuovamente delusi dal gioco della squadra di Mourinho.
La Roma sale co a -3 dall’Inter, chiudendo il girone imbattuta nelle supersfide con Juve, Inter e Milan, tutte in trasferta. Di sicuro in tutto questo, ovvero nella classifica migliorata rispetto allo scorso anno, c’è anche lo zampino di Chris Smalling. Il difensore inglese resta il baluardo principale di questa squadra, imprescindibile per Mourinho ma soprattutto finalmente continuo e integro fisicamente. Il classe ’89 ha giocato 23 partite su 23 in stagione, numeri da fantascienza se si pensa alla marea di stop avuti fino a 14 mesi fa, quando entrata e uscita in continuazione dall’infermeria. La Roma adesso se lo gode, dopo averlo aspettato e supportato in un momento in cui Smalling sembrava non poter più uscire dal tunnel degli infortuni. Poi è arrivata la cavalcata in Conference League in cui l’ex United ha messo una firma enorme, ora la grande continuità di presenze e soprattutto rendimento.
Anche per questo il suo futuro in bilico (scade a giugno) assume un peso particolare nella rosa della Roma, a livello tecnico e non solo. Tiago Pinto qualche giorno fa ha in qualche modo passato la palla a lui: “Noi abbiamo fatto la nostra offerta, ora sta a lui”.
E ieri nel prepartita di Milan-Roma ne ha parlato nuovamente usando però termini molto più ottimistici: “La voglia di continuare c’è sia da parte nostra che del calciatore“. Un bel segnale, almeno a parole, da parte della società giallorossa ai tifosi. A Trigoria sanno di essersi mossi per tempo, avanzando la loro proposta di rinnovo già qualche mese fa, consapevoli anche della riconoscenza che lo stesso Smalling dovrebbe nutrire per il club. Che lo ha preso in prestito, lo ha pagato 15 milioni e poi lo ha aspettato e supportato.
E ora ne giovano entrambi, visto che l’inglese è un giocatore rinato e di altissimo livello. L’offerta si attesta a cifre più basse di quelle attuali, ovvero di altri due anni a circa 3 milioni (ora ne guadagna quasi 4), con l’eventualità di prolungare anche per un’altra stagione con opzione per la seconda. Smalling sta riflettendo, è entrato nei 34 anni, a Roma si trova benissimo. Ma lui insieme all’entourage si stanno guardando intorno, come anche legittimo per un calciatore in scadenza tra pochi mesi. L’Inter resta una possibilità, per il momento non così vicina anche per il caso Skriniar, così come un ritorno in Premier League. Ma lui come Tiago Pinto sa che non sarà facile trovare un contratto migliore in un club così importante. Anche da qui arriva la fiducia del gm portoghese, che vorrebbe risolvere la questione in tempi comunque brevi, in modo da avere il tempo per cercare alternative. Magari sempre a zero.
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