Il big match di venerdì tra Napoli e Juventus sarà uno degli snodi della stagione, ma Spalletti rischia più di Allegri: ecco perché
Toscani, intelligenti e guasconi, due menti brillanti che appaiono tali nei loro sguardi e nei sorrisi accennati. Venerdì Luciano Spalletti e Massimiliano Allegri si ritroveranno ancora una volta da avversari, ma questa volta è il tecnico di Certaldo quello che rischia di più.
Il quadro generale in cui si andrà ad incastonare Napoli-Juventus di venerdì sera vede gli azzurri essere primi in classifica a 7 punti dai bianconeri, secondi a pari punti col Milan. Un altro presupposto da cui è importante partire è il seguente: con 20 partite ancora da giocare dopo il big match del fine settimana nessuna sfida può già essere decisiva ai fini dello scudetto. E allora perché, in caso di sconfitta, è la squadra di Spalletti a rischiare un maggiore contraccolpo psicologico? Ora mi spiego.
Dopo una prima parte di stagione che ha rasentato la perfezione, iniziare il nuovo anno con le sconfitte contro Inter e Juventus minerebbe completamente le certezze all’interno dello spogliatoio partenopeo e aprirebbe a scenari totalmente nuovi per la corsa scudetto. In caso contrario, invece, gli uomini di Allegri hanno già dimostrato (anche in questa stagione) di sapersi rialzare da sconfitte pesanti e da batoste che avrebbero tagliato le gambe a molte altre squadre. Quello che rende più rischioso il match per Spalletti, però, non sono i mesi passati, ma quelli che ha davanti.
Un aspetto da non sottovalutare quando si ragiona sulla corsa scudetto è la facilità con cui la Juventus di Massimiliano Allegri riesce a fare filotto. Oltre al trend positivo di 8 vittorie consecutive, peraltro ottenute senza subire reti, fatto registrare dai bianconeri nell’ultimo periodo, anche nella scorsa stagione – nonostante le enormi difficoltà mostrate in campo – i bianconeri hanno saputo inanellare diversi risultati positivi.
A questo, va aggiunto anche il fatto che la Juventus tra le big sia quella che presenta i maggiori margini di miglioramento. Da inizio anno commentiamo una squadra che non riesce ad ingranare, altamente imperfetta e con assenze pesantissime. Se dovesse riuscire a recuperare tutti i migliori interpreti e far registrare una crescita a livello di produzione offensiva, allora non sarebbe folle ipotizzare un girone di ritorno decisamente migliore come media punti. Ecco, quindi, che perfino 10 punti di distacco, con 20 giornate ancora a disposizione, non avrebbero i tratti duri e freddi dell’impossibile.
Certo, ogni discorso che coinvolga la parola ‘scudetto’ deve considerare come ovvio presupposto che se il Napoli di Luciano Spalletti dovesse tenere questo ritmo non ci sarebbe storia per nessuno. La proiezione, in caso di vittoria contro la Juve, sarebbe vicina ai 100 punti per i partenopei: una cifra monstre che descrive perfettamente quanto bene abbiano fatto fino ad ora. Le grandi notti di Champions League che aspettano il Napoli, però, possono presentare un’insidia e causare un rallentamento nella corsa scudetto. Ad osservarli da lontano, o non così da lontano in caso di vittoria, ci sarà Massimiliano Allegri e sul suo volto si disegnerà sempre il solito ghigno beffardo. Infine, attenzione ad uno scenario che farebbe comodo ad entrambe: il pareggio.
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