Le voci sul futuro di Luis Alberto sono numerose, ma la realtà del campo e i segnali da Sarri e i compagni sono opposti: cosa è successo in questi giorni
Luis Alberto è senza dubbio l’uomo più discusso di questi mesi in casa Lazio. Già dallo scorso anno il suo impiego è stato fonte di discussione, perché spesso Sarri lo teneva in naftalina in nome dell’equilibrio. Col tempo lo spagnolo si è riguadagnato un posto al sole, ma con la nuova stagione voci di mercato e malumori sono tornati.
In estate qualche incomprensione, l’assenza in ritiro e i ritardi, una serie di episodi che hanno contribuito a rendere nebuloso il suo presente. Poi il tecnico che è uscito allo scoperto annunciando una volta per tutte la volontà di Luis Alberto di andare via. E anche quest’anno il ‘Mago’ è stato indecifrabile nel suo minutaggio, un feeling che con Sarri proprio non è mai decollato. Questione di caratteristiche, vero, ma non solo. In estate nessuna cessione, anche se il 30enne sperava tanto nel Siviglia. Lotito, giustamente, non ha mai avuto intenzione di svenderlo a maggior ragione con un contratto in scadenza 2025. E allora Luis Alberto è sembrato sempre più lontano dalla Lazio, con un impiego altalenante, a volte restando in panchina come contro Atalanta, Monza, Midtjylland e Feyenoord. Poi però c’è la realtà del campo e dell’ambiente, che mai lo ha fischiato e un rapporto con i tifosi più che intatto.
In questo mese di gennaio il Cadiz lo ha cercato, c’è stato qualche timido abboccamento ma mai niente di serio. Gli spagnoli non possono soddisfare le richieste di Lotito di almeno 15 milioni, a titolo definitivo o con obbligo. Il Siviglia ha poche risorse e così anche il Valencia mentre l’Atletico Madrid è squadra che ha tutt’altre caratteristiche.
Era facile staccare la spina, mollare, invece Luis Alberto è rimasto sempre dentro il progetto. Ogni volta che è stato chiamato in causa ha fatto bene, ha cambiato la partita (tutti e tre i gol segnati in campionato sono arrivati da subentrato). E questo va tenuto in considerazione, vista anche la fama da ‘testa matta’ dello spagnolo. E anche i segnali arrivati tra domenica e ieri sera sono stati tutti biancocelesti. All’uscita dal campo all’Olimpico lui e Sarri si sono dati la mano, un cenno d’intesa non scontato. E durante la partita ogni volta che il ‘Mago’ è andato alla bandierina per battere un corner, i tifosi lo hanno applaudito e lui ha ringraziato. Ieri sera alla cena di squadra per il compleanno della Lazio, lui stesso ha rilasciato una dichiarazione precisa: “Sono sicuro che arriveranno i risultati. Siamo una squadra forte e arriveremo dove vogliamo. Spero di vincere un’altra coppa”.
Così il capitano Danilo Cataldi invece ha parlato di lui: “Tutto lo danno per partente, ma io come l’ho visto queste due settimane probabilmente non l’avevo mai visto. In termini di continuità in allenamento”. Parole chiarissime che fanno il paio con quelle di Sarri, che aveva rivelato come Luis Alberto in questo periodo fosse il più in forma di tutti. Questo vuol dire che a prescindere dalle voci di mercato, il livello dello spagnolo è rimasto sempre alto. E che il rapporto con squadra, mister e piazza è ancora intatto. Questo non vuol dire che in caso di offerta che accontenti tutti il classe ’92 non andrà via, ma di certo la permanenza può non essere così complicata. Questa Lazio, dall’inizio o a gara in corso, deve ripartire dal suo ‘Mago’. Il modo dovrà trovarlo Sarri. Questa squadra ha bisogno di lui.
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