Tammy Abraham ha bisogno di tornare decisivo in vista del futuro: la situazione con la Roma e il ritorno in Premier
Lo score delle reti segnate è ancora lontano dall’essere all’altezza di un attaccante da Champions League, ma di certo qualche segnale si è visto. Tammy Abraham è tornato a gioire mettendo a referto il gol del 2-2 a San Siro col Milan nel recupero. Per l’inglese è la seconda rete in quattro partite di campionato dopo quella col Sassuolo.
Timidi cenni di ripresa dopo che nelle precedenti 18 partite ne aveva collezionati appena 3 di gol. E che avevano indotto Mourinho a tenerlo fuori dal blocco dei titolari sia al Mapei che col Bologna. Ma al netto dei minuti in campo e non solo, dopo la marea di critiche e difficoltà incontrate in stagione, Abraham ha regalato alla Roma tre punti. Uno col Milan per la rete al 93′, due col Bologna all’Olimpico salvando sulla linea al 96′ sul colpo di testa di Ferguson. E grazie a queste due giocate in extremis, l’inglese ha lanciato i giallorossi a -3 dalla Champions, aggrappata all’Inter. E ha riconquistato qualche tifoso, oltre a Jose Mourinho che lo aveva tenuto fuori sfoggiando il tandem Dybala-Zaniolo. Per Abraham può cominciare un’altra stagione, un altro campionato, un po’ come era successo lo scorso anno. Dal 6 gennaio 2022 al 20 marzo, giorno del derby di ritorno, il numero 9 ha messo a segno 11 gol tra Serie A, Coppa Italia e Conference League. E ora?
Adesso Tammy Abraham è pronto a ripetersi, anche perché mai come ora la Roma ne ha bisogno. Il girone di andata ha fatto scendere fiducia e pazienza nei suoi confronti da parte dei tifosi, ora punta a riconquistarle fino all’ultimo grammo. Non ha passato mesi facili, dal Mondiale perso alle critiche e le indiscrezioni extra-campo sulla sua vita sentimentale.
Ora anche da quel punto di vista Tammy non potrebbe essere più felice, visto che a dicembre come regalo di Natale ha annunciato la prossima paternità. Lui e Leah sono al settimo cielo, il pancione cresce e questo può contribuire senza dubbio a ritrovare serenità anche in campo. Anche perché ne va del suo futuro. Nell’estate del 2023 si attiverà la clausola di recompra che il Chelsea potrà esercitare per 80 milioni, praticamente il doppio di quanto la Roma ha speso per acquistarlo. Difficile, anzi impossibile, che i Blues optino per riportare a casa Abraham, anche se dovesse ricalcare il girone di ritorno dello scorso anno.
A fine stagione si metterà tutto sul piatto, anche perché la Roma per fare mercato dovrà cedere un big o ingaggiare a parametro zero. L’indiziato numero uno per salutare Trigoria ovviamente resta Zaniolo, ma i giallorossi non chiudono a nessuna possibilità. E in questo calcio, a maggior ragione col FFP e il settlement agreement stipulato con l’Uefa, tutti hanno un prezzo. La Premier League resta vigile, si è parlato di Arsenal e Manchester United oltre che di Aston Villa. Allo stato attuale, visti i 40 milioni investiti più bonus, pare difficile che arrivi un’offerta di quel calibro. Per guadagnarsi la conferma a Roma, dove comunque si trova bene e verosimilmente nascerà il suo primogenito, o il ritorno in Premier (che resta un obiettivo), dovrà tornare a trascinare i giallorossi. Almeno per tornare nei radar e nelle grazie dei top club inglesi.
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