Questa mattina all’IBC di Lissone, casa della VAR Room, è stato presentato il fuorigioco semiautomatico dal designatore arbitrale Rocchi
A fine gennaio, con l’inizio del girone di ritorno, sarà introdotto il fuorigioco semiautomatico in Serie A dopo l’esordio al Mondiale in Qatar. Il via ufficiale però si avrà il 18 gennaio in occasione della finale di Supercoppa in Arabia Saudita tra Milan e Inter.
Il nuovo strumento è stato presentato in conferenza stampa questa mattina all’IBC di Lissone, casa della VAR Room. A tracciare le specificità del fuorigioco automatico è il designatore arbitrale Gianluca Rocchi: “E’ giusto iniziare nel girone di ritorno anche per una questione di correttezza. Abbiamo approfittato dell’occasione della Supercoppa perché è una competizione diversa, parliamo di una finale, sfruttando anche il lato mediatico della partita. Sarà un aiuto molto importante per gli arbitri, ma non è solo una questione di tempo: conta l’accuratezza della decisione. La decisione è fondamentale, mai a scapito della velocità. Con l’utilizzo sempre più frequente, le decisioni saranno prese più in automatico. La formazione e il supporto dei VAR e degli AVAR saranno ancora più importanti e per questo ci vorranno dei profili di altissimo livello che stiamo formando. Fondamentale resta l’aspetto umano. Ha un margine di errore di pochi millimetri e un investimento intorno al milione di euro. Abbiamo una Ferrari in mano e ci stiamo impegnando intensamente seguendo il protocollo: dobbiamo sfruttarlo al massimo, dobbiamo arrivare pronti all’evento. Anche altre federazioni ci hanno chiesto informazioni e presto ci saranno altre leghe che utilizzeranno il fuorigioco semiautomatico”.
Rocchi poi si sofferma sull’episodio incriminato del gol non convalidato ad Acerbi nel match tra Monza e Inter che ha fatto infuriare Inzaghi e la squadra nerazzurra: “E’ stato un incidente e lo mettiamo tra gli incidenti. I nostri arbitri sono molto bravi, fermare l’istinto è una cosa molto complessa”.
“E’ un tema cruciale – ha proseguito – Una bandierina alzata puoi decidere di non prenderla subito in considerazione, però quando si emette un fischio il protocollo è chiaro. Non peso le differenze mediatiche, noi non sospendiamo mai nessuno tranne in caso di comportamenti disciplinari sbagliati o se qualcuno infrange delle regole interne. Sacchi rientrerà in campo il prima possibile, come i calciatori anche gli arbitri possono fare un po’ di panchina. Se dovessimo sospendere tutti per ogni errore, allora non non avremmo più arbitri da mandare in campo… Sacchi come Serra dopo Milan-Spezia farà esperienza per crescere e migliorare. Sono dei ragazzi in crescita e certi incidenti li abbiamo messi in preventivo, io non lascio indietro nessuno. Non ho un contatore di giornate: lo manderò in campo quando sarà pronto e sereno per tornare ad arbitrare”. Sul recupero e il tempo effettivo: “I recuperi nelle ultime gare sono stati congrui. Sono più belle le partite dove si gioca al calcio e dove non si sta sempre a pensare all’arbitro. Ci sono degli aspetti oggettivi dove non hai margine come le sostituzioni e i cartellini, mentre su altri aspetti possiamo velocizzarci. Ho chiesto ai miei arbitri di essere molto duri sulle proteste, quando i giocatori vanno davanti al direttore di gara per protestare si perdono almeno due minuti”.
A prendere la parola è anche l’Ad della Lega Serie A De Siervo: “Siamo la prima Lega al mondo ad aver introdotto la gol line techonology e prima ancora il VAR, adesso saremo la prima Lega al mondo ad adottare il fuorigioco semiautomatico. Siamo un paese che, malgrado tutte le polemiche che vengono fuori, vuole mettere a disposizione della propria classe arbitrale, di cui ci fidiamo molto, gli strumenti più idonei per poter operare. Ci sono dietro tanti mesi di lavoro e investimenti importanti, siamo stati i primi a sperimentarla. L’abbiamo testata, permettendo così agli arbitri di prendere confidenza con il nuovo strumento. Risolverà tanti dubbi che dal campo e in Tv ancora ci possono essere. Abbiamo aspettato i Mondiali affinché si sdoganasse a livello globale”. De Siervo infine spiega: “Il famoso caso Candreva in Juventus-Salernitana (gol non convalidato a Milik, ndr) sarebbe stato evidenziato perché queste camere sono settate per avere il campo coperto nella sua massima ampiezza e non seguono solo la palla e l’azione come le riprese Tv. Si sovrappone all’elemento televisivo con delle macchine ad hoc”.
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