Al termine di Roma-Genoa uno scatenato José Mourinho svela la verità sul Portogallo, difende Zaniolo e critica il format della Coppa Italia
Dopo la vittoria contro il Genoa in Coppa Italia il tecnico della Roma, José Mourinho, torna a parlare in conferenza stampa e ne ha una per tutti. Prima analizza il match di questa sera esaltando ovviamente Paulo Dybala, autore del gol decisivo.
“La squadra dà sempre il massimo. Quando giochi 40-50 partite in una stagione arriveranno sempre un paio di partite in cui sembra che non diamo il massimo. La squadra e i giocatori sono intoccabili da questo punto di vista. Poi Paulo è un giocatore che fa la squadra più brava, l’allenatore più bravo. Ci sono allenatori che hanno 4-5 giocatori come Dybala, altri ne hanno 11, altri 20. Per noi quando Paulo c’è la musica è diversa”. Arrivano poi i complimenti a Gilardino: “Alberto l’ha organizzata molto bene, con coraggio, mi è piaciuto molto come allenatore e avversario”.
Mourinho senza filtri: “Io unica scelta del Portogallo. Dispiace per Zaniolo”
Negli ultimi tempi José Mourinho è stato accostato alla panchina del Portogallo e oggi il tecnico esce allo scoperto e svela tutto: “Approfitto per ringraziare il presidente della Federazione portoghese perché quello che mi ha detto mi ha inorgoglito. Dirmi che io ero la sua unica scelta e che farebbe di tutto per portarmi a casa mi ha dato onore. Però non sono andato, sono qua, è quello che interessa”.
Poi il tecnico della Roma ci tiene a difendere Zaniolo, fischiato all’uscita dal campo: “Mi sembra che Zaniolo sia stato fischiato al cambio e mi dispiace. Una delle cose che mi inorgoglisce di stare qui sono i numeri degli spettatori, di un Olimpico sold out. Mi dispiace se fischiano Zaniolo, perché è un grande esempio che dà il massimo. Io da piccolino ho imparato che se dai il massimo non sei obbligato a dare di più. Zaniolo dà tutto quello che ha. Io chiedo alla gente di fischiare tutto quello che vogliono, ma non il singolo individuo”.
Infine arriva la critica al format della Coppa Italia con una dura stoccata: “Mi piacerebbe tanto vincerla. L’ho vinta una volta contro la Roma, mi piacerebbe vincerla con la Roma a Roma. Ma penso che sia la peggiore coppa in Europa, non protegge i piccoli, non dà animo ai sogni. Il Torino vince nel campo dei campioni d’Italia e nella prossima partita deve giocare fuori casa perché la Fiorentina ha finito sopra lo scorso anno. Questa logica non la capisco. Io voglio investire nella Coppa Italia, ma se sono una squadra più bassa non voglio giocarla, ma che motivazione ha questa gente. Il Torino ha fatto la grande squadra e adesso gioca fuori, ma dove si è mai visto questo? Dov’è la bellezza di una coppa, di andare a giocare in un campo di Serie B o C e dare grande gioia”.