La sconfitta fragorosa della Juventus, dopo otto vittorie di fila, fa rumore ed oltre ad accrescere i valori di un Napoli stellare contribuisce a ridimensionare la rincorsa dei bianconeri. Tanti gli errori della truppa di Allegri al di là dei demeriti dell’allenatore
Il big match di aperura della 18esima giornata di Serie A non ha deluso di certo le aspettative: 5-1 devastante da parte del Napoli capolista che dà un forte scossone al campionato imponendosi in casa contro una Juventus battuta sotto ogni punto di vista.
La serata perfetta quella degli azzurri di Spalletti, capaci di surclassare gli avversari di serata nel palleggio, nel gioco, nella pressione, nella qualità offensiva ed anche nell’attenzione difensiva, al netto di un paio di sbavature. Una prestazione magistrale a tutto tondo sintetizzata da un risultato senza appello che proietta ancora di più il Napoli in vetta alla classifica, e al contempo taglia le gambe ad una Juventus che veniva da una striscia di otto vittorie di fila senza peraltro incassare gol. I bianconeri di Allegri ne prendono quindi cinque tutti in una volta, evidenziando oltre agli straripanti meriti degli azzurri, anche qualche demerito in fase di preparazione della gara dell’allenatore, che non è chiaramente l’unico colpevole. Al netto delle doverose critiche ad un Allegri battuto da Spalletti su tutti i fronti, vanno evidenziate anche le disattenzioni di una squadra in totale confusione in diversi singoli di spicco.
Napoli-Juventus, Allegri e non solo: da Bremer a Chiesa, sbagliano tutti
L’uomo simbolo, tra i calciatori, della disfatta della Juventus è certamente Gleison Bremer, protagonista in negativo sia del gol di Kvaratskhelia che del secondo di Osimhen, senza contare una sequela di errori sia in marcatura che in impostazione.
L’unica luce è portata da un paio di lampi di Di Maria, mentre neanche Chiesa riesce ad emergere nel buio di una Juve sbiadita. Il laterale prima stenta a tutta fascia, perdendo spesso la marcatura alle spalle e sbagliando anche in combo con McKennie nella fase difensiva (soprattutto sul gol dell’1-0), e poi non punge anche sul lato opposto dopo il cambio di modulo. Proprio al momento del passaggio al nuovo sistema tattico è nato un altro cortocircuito di una Juventus disattenta che perde completamente Kvara nella circostanza del raddoppio, sottolineando una confusione generale che ammattisce la squadra. Serata da dimenticare per tutta la retroguardia, con anche Alex Sandro e Danilo non esenti da colpe, al di là di quelli che sono stati tutti i demeriti di Allegri nella preparazione. Anche i singoli hanno fatto la loro parte al cospetto di un Napoli stellare e che ha dominato in lungo e in largo.