I problemi di Allegri non sono solo legati a risultati e futuro, ma anche all’aspetto tattico che può influire molto in ottica mercato
La pesantissima sconfitta di Napoli ha riportato a galla tutto quanto di negativo la Juventus ha fatto in questa stagione. E di errori, di serate pessime, ce ne sono state parecchie. La dirigenza, che diventerà ufficiale il 18 gennaio, ha mal digerito la manita di venerdì sera.
Le otto vittorie consecutive e senza subire gol, in un lampo sono diventate poca cosa se paragonate al bilancio totale della stagione bianconera fino a questo momento. La Juventus ha perso il secondo posto, scivolando a -10 dal Napoli, e si è fatta raggiungere pure dall’Inter che sembrava la squadra più in difficoltà. Senza contare che Roma, Lazio e Atalanta hanno la possibilità di accorciare e arrivare a -3 dalla squadra di Allegri. Senza contare ovviamente l’eliminazione in Champions League arrivata in maniera per certi versi umiliante. Tutto è in discussione, anzi tutti. Allegri e i giocatori hanno la possibilità di provare a salvare almeno la stagione. Da centrare c’è l’obiettivo Coppa Italia (si parte dal Monza giovedì), meglio ancora se quello Europa League. Oltre alla qualificazione in Champions, si intende. Per tutto questo serve ritrovare subito quell’equilibrio che sembrava diventato inattaccabile. E farlo con Federico Chiesa.
Sì, proprio quel Federico Chiesa che praticamente ci ha messo un anno per tornare a giocare più di 35 minuti. Dopo gli spezzoni con PSG, Inter, Lazio, Cremonese e Udinese, finalmente l’esterno ha ritrovato il campo da titolare e per circa 73 minuti. Tra l’altro è stato uno dei migliori in campo, pur sacrificato in un ruolo decisamente non suo come quello dell’esterno a tutta fascia.
Starà ad Allegri trovare la quadra giusta con tutti i giocatori che ha a disposizione. Perché ora Chiesa è tornato e la Juve non può prescindere da lui e dalle sue qualità, soprattutto in un momento così. Quello di ala nel 3-5-2 non è un ruolo che piace al calciatore classe ’97, né è quello più adatto a maggior ragione considerando che sta tornando ora da un lunghissimo stop. La Juve deve sfruttare le sue caratteristiche offensive, i suoi strappi, non sacrificarlo. Di certo c’è che Chiesa può e deve essere l’uomo in più di questa squadra, si è ripreso il posto e non ha intenzione di mollarlo dopo tutta questa attesa.
Già si è rimesso in mostra con un paio di assist dal suo ritorno, sintomo che il giocatore è rimasto. Qualora servissero dimostrazioni anche ai club di Premier League che lo seguono da anni. E che sono pronti a riprendere le loro osservazioni da molto vicino. Chiesa è un giocatore che piace parecchio alle inglesi, dal Tottenham al Chelsea e il Liverpool, oltre al Manchester United. Tornerà nel mirino. Allegri dovrà farlo sentire totalmente a suo agio in questa Juve.
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