PAGELLE E TABELLINO ROMA-FIORENTINA 2-0: Dybala-Abraham magici, Jovic desaparecido
Pagelle e tabellino di Roma-Fiorentina, match valido per la 18esima giornata del campionato di Serie A TIM 2022/23
ROMA
Rui Patricio 6: la Fiorentina non è praticamente mai pericolosa, l’inferiorità numerica fa il resto. Bravo sull’unico tiro di Amrabat.
Mancini 6: solito nervosismo eccessivo, così rischia troppo il giallo (è diffidato). Però fa una buona prestazione.
Smalling 6,5: si prende un giallo inesistente, ma non fa una piega e annulla Jovic. Solito direttore d’area imprescindibile.
Kumbulla 7: con qualche squalifica più che fisiologica e un reparto difensivo all’osso per alternative, per Mourinho contare su un buon quarto è fondamentale. Stasera non fa rimpiangere nessuno, usa il fisico alla grande e legge bene quasi ogni situazione.
Celik 6: impreciso in fase offensiva, ha un’ottima chance per concludere di testa ma preferisce appoggiare e spreca. Per il resto non irresistibile quando scende in avanti, ma si propone con buona continuità. Perde una palla pessima che manda in porta Nico Gonzalez, Bonaventura spreca.
Cristante 6: qualche errorino, un po’ lento in alcuni frangenti ma la sua struttura fisica non gli permette di gareggiare in velocità con gente come Amrabat o Ikone. Bellissimo il lancio per Abraham sul 2-0.
Bove 6: dopo l’ottima prova col Genoa l’esame più grande. Grande personalità e mordente, mezzi che non gli mancano affatto. Meno preciso a livello tecnico, poi comincia a ‘menare’ e si becca il giallo così Mourinho lo toglie. Dal 66′ Matic 6,5: mette grande ordine con carisma, esperienza e personalità.
Pellegrini 6: stringe i denti, come ha sempre fatto, da capitano. Da subito corre e sprinta, non dà punti di riferimento, cuce il gioco insieme a Dybala. Dal 74′ Tahirovic 6: entra carichissimo.
Zalewski 6,5: prestazione di buonissimo livello in etrambe le fasi. In difesa sta salendo, affronta alla grande Ikone in coppia con Kumubulla neutralizzandolo, poi si propone con costanza e qualità, anche se dovrebbe fare meglio negli ultimi metri e incidere di più tra assist e gol. Arriverà anche quello. Dal 66′ Spinazzola 6: controlla la situazione senza soffrire.
Dybala 7,5: palla a Dybala e s’abbracciamo. Lo dice pure la Roma quando annuncia il gol sui social: “Chi altro se non lui?” Un’altra perla della Joya, una delizia costante per gli occhi. Stavolta lo assiste pure un po’ di fortuna, ma sono dettagli con azioni e gesti tecnici del genere. C’è solo da godere. Poi da rapace d’area per la doppietta. Dall’89’ Belotti sv
Abraham 7: non segna, ma in questo 2023 sembra un altro Tammy. Non è bomber, ma ora finalmente incide nel gioco, recupera palloni in pressing, assiste, come il tocco di petto perfetto per il gol di Dybala. E poi corre libero sul prato dell’Olimpico per servire un altro cioccolatino alla Joya. Sta tornando. Dall’89’ Solbakken sv
Allenatore: Mourinho 7: la Roma gioca probabilmente una delle partite migliori della sua stagione. La partita si mette in discesa con il rosso a Dodò, è indubbio, poi controlla senza problemi facendo muro a centrocampo e densità in area. Pressione alta e continua, poi ripartenza anche a lanci lunghi. I giallorossi non fanno niente di straordinario, ma quando i giocatori fanno il loro dovere sicuramente diventa più semplice. Ed è lì, appaiato alle altre.
FIORENTINA
Terracciano 6: sul gol di Dybala beffato da una deviazione di Milenkovic, per il resto cerca di tamponare, è comunque sveglio e reattivo.
Dodo 4: parte subito male con un giallo dopo 3 minuti ed è il preludio a quello che sarà. Ovvero un altro fallo in ritardo su Zalewski, netto, che gli costa il rosso dopo 24 minuti che ‘ammazza’ la partita.
Milenkovic 5,5: subito molto aggressivo, duello rusticano con Abraham. Bravo a chiudere sull’inglese sulla sponda di Celik, sfortunato sul tiro di Dybala con la deviazione che mette fuori gioco Terracciano.
Igor 5: va in difficoltà quando viene attaccato, quindi molto spesso. Abraham lo mette in apprensione pressandolo in continuazione, non riesce a impostare e anzi rischia parecchio. Quasi pasticcia con il braccio in area, ma gli va bene. Poi l’inglese lo scherza in velocità più di una volta.
Biraghi 5,5: va a rilento, si fa vedere pochissimo e spalanca pure le porte a Dybala scivolando in una brutta posizione. D’accordo l’inferiorità numerica, ma non osa mai. Un po’ meglio nel secondo tempo, ma niente di eccezionale.
Duncan 5,5: Italiano lo sacrifica per un terzino dopo il rosso a Dodo, fino a qual momento poca roba. Dal 24′ Venuti 5,5: partita senza infamia e senza lode.
Amrabat 5,5: primo tempo da cancellare, è compassato e impreciso tecnicamente. Forse risente ancora delle fatiche del Mondiale, ci può anche stare. Zero verticalità, anche perché la Roma chiude bene tutti gli spazi.
Ikoné 5: sembra poter essere da subito l’arma in più, ma Kumbulla e Zalewski lo tengono a bada senza sforzarsi troppo. Esce mestamente all’intervallo. Dal 46′ Nico Gonzalez 6: prova a dare vitalità, pressa da solo la difesa della Roma e un po’ di apprensione la mette. È poco supportato.
Bonaventura 5: marcatissimo da Bove, che non lo lascia respirare. Non ha modo di puntare, né di verticalizzare, ha i compagni sempre coperti sullo scarico. Anzi per poco non fa la frittata passandola ad Abraham, ma l’inglese lo grazia. Dall’84’ Castrovilli sv
Kouamé 6: male nel primo tempo, decisamente meglio nella ripresa quando la squadra si sistema. Tiene tantissimi palloni, fa da riferimento offensivo e permette alla Fiorentina di salire, organizzare la manovra. Domina col fisico, anche se sempre spalle alla porta. Comunque prezioso. E nel finale ha una bella chance dove è bravo a girarsi. L’unico a salvarsi.
Jovic 4,5: impalpabile. Dal 46′ Barak 5,5: dà più palleggio alla Fiorentina, svaria da un lato all’altro dal campo ma gli avversari restano con la bussola ben salda in mano. Incide poco.
Allenatore: Italiano 5: partiamo dal presupposto che la partita è ovviamente e totalmente condizionata dal rosso a Dodò, ma la manovra della Fiorentina è lenta e macchinosa. La formazione iniziale pare sbagliata, troppi attaccanti a riempire l’area e poca qualità a centrocampo. Prova non particolarmente incoraggiante.
Arbitro: Giua 6: il rosso che cambia la partita è ovviamente quello al 24′ su Dodò. Meno netta la prima ammonizione dopo 3 minuti (anche se c’era più quella su Amrabat), sacrosanta la seconda. Si inventa un giallo a Smalling e rimane qualche dubbio su un fallo di mano di Igor, anche se da regolamento la decisione sembra coerente. Poi rinfodera i cartellini per quasi tutta la partita, grazie Bove e poi lo punisce al fallo successivo. Sostanzialmente una gara corretta.
Romano, giornalista, dal 2013 inseguo un sogno. Inviato e opinionista tra tv, radio e tanto altro. Roma, Lazio, Nazionale, ma senza limiti. Sempre alla ricerca di 'cosa c'è dietro'. Tengo alla larga quelli che 'Il calcio è solo un gioco'. Amo il tennis, Roger Federer e la musica. Cantante e pianista a tempo perso.