La Roma torna a vincere con il successo di questa sera per 2-0 contro la Fiorentina. Il commento di Josè Mourinho sulla serata ma anche su Pinto
Tre punti preziosi nella rincorsa Champions per la Roma che ha battuto questa sera la Fiorentina per 2-0 grazie ad una doppietta di Paulo Dybala. Un impatto super quello dell’argentino che ha ritrovato il filo conduttore con Abraham.
Serata positiva dunque per Josè Mourinho e la sua squadra, che si rispecchia anche nelle parole con cui lo Special One a ‘Dazn’ ha preso in esame la gara al netto di un piccolo appunto: “Era una partita difficile, loro sono un’ottima squadra. Anche l’anno scorso in 10 contro 11 è stata difficile. Noi con le nostre qualità abbiamo difeso bene e siamo stati sempre in controllo. Mi piacerebbe un po’ più di qualità, più gente con voglia della palla. Dal punto di vista emotivo e dell’organizzazione tattica posso dire solo benissimo. Con la palla però ci vuole più qualità e fiducia. Giochiamo con le qualità che abbiamo e diamo tutto”.
Mourinho a precisa domanda ha spostato quindi il tiro sia sul mercato, ed eventuali aspettative, che sulle parole di Tiago Pinto tanto chiacchierate: “Non aspetto che arrivi nessuno. Il direttore è stato onesto e diretto. Ha detto delle parole che di solito ad un allenatore non piace sentire (ride ndr.). Tutti gli allenatori vogliono sentire che ci sono tanti soldi per fare una squadra incredibile. Ho già avuto situazioni così. Lavoriamo, diamo tutto e lo facciamo con le qualità che abbiamo. Voglio solo dire che i problemi personali con il direttore sono una bugia totale. Tra di noi esiste onestà, non si può criticare nessuno”.
Roma-Fiorentina, da Dybala alla professionalità di Kumbulla
Mourinho nel corso della conversazione si è quindi addentrato nei meandri dei valori della squadra, soffermandosi anche su alcuni singoli a partire dalle tematiche proposte dalla partita.
Analizzando la serata ha aggiunto: “Ci sono allenatori che hanno la possibilità di fare un calcio di super qualità e altri che hanno più difficoltà a farlo. Noi proviamo a trovare equilibrio tra le nostre. Abbiamo controllato la partita ma non con la palla. Lo abbiamo fatto perchè difensivamente siamo molto organizzati. Bove lo chiamo ‘cane malato’ perchè è uno che morde, molto intelligente. Kumbulla è un vero professionista. È il quarto ma ha fatto due partite di grandissima qualità. Una squadra che gioca a tre e ha solo quattro centrali è sempre in difficoltà. Kumbulla è sempre pronto a dare una risposta positiva”. Non è mancata occasione per il tecnico portoghese di elogiare anche la grande disponibilità con cui Dybala è rientrato prima in seguito alla vittoria del Mondiale: “Dybala ha chiesto di tornare il 1 gennaio. Io gli ho detto che lo volevo prima e lui il 27 dicembre mi ha chiamato per dire che sarebbe tornato già per allenarsi il 28. È un ragazzo speciale”.
Infine su dove agire sulla Roma: “Nel far crescere i bambini. Tahirovic ha tempo per crescere, ha avuto minuti, ha giocato contro il Bologna, a San Siro, oggi di nuovo. E’ un esempio di giocatore che ci può aiutare. Dobbiamo trovare soluzioni perché non possiamo prendere Mudryk a 100 milioni”.