Con una Roma ai piedi di Paulo Dybala, si è tornato a parlare del suo futuro: la verità sulla situazione attuale legata al rinnovo e la clausola
La Roma ha la Dybala-mania. La conferma l’ha data il campo, lo fa ogni volta che Paulo Dybala mette piede in campo con la maglia giallorossa. E i numeri la ribadiscono in maniera totale, facendo godere tutti quelli che amano il calcio, oltre alla Roma. La Joya ha cambiato squadra, ma resta una bellezza da ammirare come le opere dei Musei Vaticani che Paulo ha visitato al suo arrivo nella capitale.
E le statistiche, appunto, dicono che la squadra di Mourinho ha vinto 8 delle 11 partite in cui Dybala è sceso in campo da titolare. Totale 26 punti, media di 2,3 a partita contro l’1,2 registrata senza di lui. In 12 presenze in campionato, l’argentino ha segnato 7 gol ed è, neanche a dirlo, il capocannoniere giallorosso con gli stessi gol in Serie A di Ciro Immobile. Ma con circa 160 minuti giocati in meno. E per capire quanto il 21 incida sul campionato della Roma, basti sapere che ha realizzato il 30,4% dei 23 gol totali degli uomini di Mourinho in campionato. Percentuale migliore ce l’ha solo Osimhen con il Napoli.
Senza considerare i 3 assist che fa salire a 10 la quota di reti con lui protagonista, e anche i 3 gol in 4 partite tra Europa League e Coppa Italia. E questo analizzando i meri e freddi numeri, lasciando da parte la bellezza delle sue giocate e l’emozione che sa generare in chi lo guarda. Così in queste ore si è tornato a parlare del suo futuro e del contratto, di un possibile rinnovo. A questo proposito va fatto un po’ di ordine.
Dybala, il rinnovo, la clausola e le cifre: la verità sul futuro della Joya alla Roma
In questo momento non ci sono colloqui né trattative per il rinnovo di Paulo Dybala con la Roma. L’argentino ha un contratto fino al 2025 con un ingaggio tra i 3,5 e i 4 milioni fissi che con i bonus arriva a circa 6 milioni. Una cifra relativamente bassa se pensiamo al valore e l’importanza del giocatore. Su di lui pende una clausola rescissoria, di 20 milioni per la Serie A e appena 12 per l’estero. Un’occasione ghiottissima per tutti, almeno sulla carta.
La società giallorossa ha infatti la possibilità di neutralizzare questa clausola attraverso una serie di manovre che vanno dal prolungamento dell’accordo a, soprattutto, l’aumento dell’ingaggio. Al momento della firma, Dybala si è lasciato comunque qualche garanzia, economica ma anche tecnica. In caso di attivazione della clausola, l’argentino avrebbe una percentuale sul ‘versamento’. Diversamente, arriverebbe l’aumento. Che per la Roma è sostanzialmente scontato. A fine stagione il programma della società giallorossa è molto chiaro: adeguare, per durata e stipendio, il contratto della Joya. In ogni evenienza, Dybala guadagnerà – viene da dire giustamente – più di quest’anno. Detto questo, nel contratto sono comunque stabilite delle date, delle finestre temporali precise all’interno delle quali la Roma, ed eventualmente l’argentino, dovrebbero muoversi.
In ogni caso, a gennaio 2023, non si registrano movimenti in nessuna direzione. Ogni mossa verrà attuata solo tra qualche mese, quando il futuro della Roma e il suo progetto saranno più delineati. Ad aprile-maggio si capirà verosimilmente se questa squadra giocherà la Champions League il prossimo anno. E di conseguenza che tipo di ambizione avrà la società, ma soprattutto quale sarà il destino di José Mourinho. Anche il futuro dello Special One può giocare un ruolo in quello di Dybala, che in queste ore è volato a Madrid da Morata e la compagna Alice Campello per conoscere la loro quartogenita Bella, di cui Paulo sarà il padrino di battesimo. Quello che è certo, lampante come il sole, è che la Joya a Roma e alla Roma è completamente rinato, è amato e coccolato, esaltato, osannato. E certe cose pesano nella testa di un calciatore e di un uomo.