In casa Juventus continuano a tenere banco le varie problematiche giudiziarie: a Tv Play si è parlato anche del noto caso plusvalenze
L’inchiesta Prisma riguardante la Juventus è ormai da diverso tempo argomento caldissimo di discussione. Il 20 gennaio andrà in scena l’udienza prevista dalla Corte Federale di Appello, Sezioni Unite. Mentre il 27 marzo è stata fissata l’udienza preliminare per l’indagine Prisma sui conti del club bianconero, di fronte al giudice Marco Picco.
Un momento difficile e delicato per la ‘Vecchia Signora’, che potrebbe presto finire coinvolta in un processo vero e proprio, con numerosi capi d’accusa. I tifosi non possono che essere preoccupati di fronte ad una simile situazione. D’altronde, non è da escludere che le sanzioni a livello sportivo nei confronti del club di Exor possano essere anche alquanto pesanti. Ci vorrà non poco tempo, ovviamente, per avere un quadro chiaro e ben definito in tal senso. Nel frattempo, Massimiliano Allegri e il suo staff tecnico sono chiamati ad andare avanti, cercando di tenere il più lontana la squadra dalle voci esterne sulla società. Di recente, inoltre, la Procura della FIGC ha chiesto di riaprire il processo legato alle plusvalenze, come vi avevamo anticipato sulle nostre pagine. Di questo tema e non solo ha parlato il Procuratore della Repubblica di Perugia Raffaele Cantone, intervenuto ai microfoni di Calciomercato.it sul canale Twitch di Tv Play.
Juventus, Cantone sul caso plusvalenze: “C’è un quadro di ipocrisia”
“Viene fuori un quadro di ipocrisia – ha detto Cantone -. Questa storia delle plusvalenze è una cosa che tutti fanno finta di non sapere. Servono regole rigide, ma poi bisogna anche farle rispettare. Le plusvalenze drogano i bilanci dal punto di vista economico e, quindi, la possibilità di spendere“.
Inevitabile, poi, un commento su un altro caso, quello relativo a Suarez: “La società Juventus non è mai stata indagata. Era indagato uno dei legati del club, per il quale è stata richiesta archiviazione. Dopodiché abbiamo trasmesso le risultanze alla Giustizia Sportiva, che ha deciso di non procedere oltre“. Infine, spazio a Fabio Paratici: “C’è una questione tecnica. Il processo è sospeso e non è possibile procedere per false dichiarazioni al Pubblico Ministero fino a quando non si conclude il processo attualmente in corso“.