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Pioli, Allegri e Inzaghi: tormenti e incertezze, ecco quale sarà il futuro

Tra Supercoppa, campionato e Coppa Italia, sono settimane decisive per il futuro di Inter, Juventus e Milan

Stefano Pioli, Max Allegri e Simone Inzaghi. Il presente di tre tecnici su quattro del poker che forma la parte alta della classifica di Serie A appare piuttosto denso di nubi, magari con diverse tonalità di grigio, ma tutte tali da poter immaginare di vederle correre velocemente verso il futuro degli allenatori di Milan, Juventus e Inter.

Inzaghi, Pioli e Allegri: futuro in bilico
Pioli e Inzaghi – calciomercato.it

Come in un temporale di fine primavera (la stagione a giugno sarà quella), in cui il sole che arriva poi, potrebbe avere il volto di tre scelte magari diverse sulle rispettive panchine. C’è ancora tanto in ballo. Anche se lo scudetto sembra segnato dal cammino favoloso del Napoli di Luciano Spalletti, che proprio ieri sera, però, ha visto gli azzurri scendere in corsa dal treno Coppa Italia, spinti fuori al calci di rigore da una Cremonese battagliera e appena affidata a Ballardini. Quella stessa Coppa fatale anche per Pioli contro il Torino, avversario certo da considerarsi non piccolo come il club lombardo, ma inevitabilmente meno accreditato rispetto ai rossoneri.

Al Milan, che ha vinto solo due delle ultime cinque partite (con Salernitana e Fiorentina) pareggiando con Cremonese, Roma e Lecce, resta la luminosa ribalta degli ottavi di Champions (con il Tottenham), questo sì, ma sembra l’ultimo appiglio in cui la rincorsa allo scudetto va fatta da meno 9 rispetto al Napoli: che dovrebbe farsi male da solo per perdere tanto terreno.

Futuro Allegri, Inzaghi e Pioli: riflessioni in corso

Al di là del rinnovo post scudetto dell’ottobre scorso (fino al 2025) i campioni d’Italia avevano messo in conto una stagione in cui essere più dentro le cose e non è così. Riflessioni in corso per la prossima stagione? Nessuno lo dirà ufficialmente ma così è. Max Allegri sembrava essersi messo a cavallo della sua Juventus: magari stavolta con più di un paio di mesi di ritardo (non pochi) rispetto alle difficoltà di qualche altro avvio di stagione (rileggere il 2015-2016 per credere), ma la serie da otto vittorie senza prendere gol aveva annichilito gli inventori dell’hashtag Allegriout, con tanto di corto muso di nuovo alla ribalta.

Panchina Juventus, Allegri in bilico
Massimiliano Allegri – calciomercato.it

E proprio mentre la Juve finiva dentro la bufera societaria che ancora scorre, lui, Allegri, metteva insieme punti e scavallava posti in classifica, fino ad arrivare a quell’insperato meno 7 dal Napoli proprio alla soglia della partita del “Maradona”: diciamo chiaramente che la speranza agli juventini la aveva fatta perdere il cammino imbarazzante dei primi mesi di Juve perché il mercato animato dal ritorno di Pogba (mai visto) e dall’arrivo di Bremer, Di Maria, Kostic, Milik e Paredes, aveva fatto sognare qualcosa di molto diverso. Il calcio però è così: dalla chance di riaprire il campionato con la nona vittoria di fila piazzandosi alle spalle del Napoli (sarebbe stato un entusiasmante meno 4) trovarsi respinto a 10 lunghezze e sbranato sul campo con un 5-1 senza scampo, ha ricamato in un attimo la scena.

Allegri è tornato nella bufera dalla quale cominciava ad uscire prima della sosta mondiale. Lo scenario è fluido e poco leggibile ora, in un quadro societario tutta da ricomporre. Alla Juve restano la Coppa Italia (domani con il Monza) e gli spareggi di Europa League (con il Nantes). Poi c’è quella clausola che permetterebbe al club di chiudere con il tecnico livornese al secondo dei quattro anni di contratto firmati (quindi a giugno prossimo). Ma che Juve sarà bisogna capirlo ed è troppo importante per leggere anche il futuro di Max.

Esonero Inzaghi, la posizione dell'Inter
Simone Inzaghi – calciomercato.it

E che dire di Simone Inzaghi e di una Inter che guarda il Napoli come la Juventus, da dieci punti di distanza? In estate i nerazzurri erano riusciti a tenere Skriniar riportando dentro Lukaku e aggiungendo Mkhitaryan da svincolato, oltre ad Acerbi, fortemente voluto dall’allenatore. Le aspettative erano sicuramente altre, in campionato vale il discorso fatto per le altre, solo il Napoli potrebbe sbracare e ridare speranza alle inseguitrici. Champions e Coppa Italia sono lì, per tenere viva la stagione. I segnali dal campionato sono pure arrivati, visto che quattro delle ultime cinque partite hanno portato il bottino pieno, ma il fatto che in mezzo a questa serie ci sia anche la vittoria con il Napoli certifica il ritardo abissale che era stata accumulato.

Troppo per questa Inter. E certo il derby con il Milan alle porte è una insidia non da poco dentro gli umori instabili del momento. E all’ultimo rinnovo siglato dal tecnico sei mesi fa, a giugno mancherà un solo anno. Andrà rinforzato, a meno di una chiusura anticipata del rapporto che non è da escludere, nemmeno per lui.

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