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Gravina: “Più italiani nelle liste. Supercoppa in Italia? Tasto dolente”

Gravina alla presentazione delle nuove maglie dell’Italia: parole a tutto tondo dalla Supercoppa agli italiani in lista

Tappa a Roma per il presidente Figc Gabriele Gravina che, insieme al ct Roberto Mancini ha parlato a margine della presentazione della partnership con Adidas e delle nuove maglie da gioco della Nazionale all’Adidas Store di via del Corso a Roma.

Italia, Gravina alla presentazione delle nuove maglie
Gravina – Calciomercato.it

Così ha esordito il presidente della Figc: “Non dobbiamo mai dimenticare che abbiamo un impegno a dare risposte concrete a un mondo che deve trovare un equilibrio economico-gestionale. Aspettiamo la Supercoppa e il rientro di Casini per avviare un tavolo tecnico di riforme su cui bisogna accelerare il più possibile perché la crisi non può più aspettare”.

Aumento italiani da schierare in lista? “È ipotesi su cui stiamo lavorando. Ora c’è un numero preciso di 4 più 4, stiamo lavorando per alzare gradualmente questo numero già dalla prossima stagione. Sarà uno degli argomenti, ma non l’unico.

Seconde squadre? “C’è un termine prestabilito, noi eravamo già pronti ad affrontare questo argomento ma per rispetto aspettiamo l’elezione in Lega Pro del 9 febbraio e nel Consiglio Federale seguente ci sarà una decisione sulle seconde squadre. Come ipotesi di delibera ci saranno due o tre incontri tra tutte le componenti per programmare la rifondazione del calcio italiano”.

Riportare eventi come la Supercoppa in Italia? “Tasto dolente, sarebbe l’ideale. Credo che il calcio debba avere la capacità di trovare delle risorse alternative a queste modalità. C’è un momento di tensione finanziarie che porta a rincorrere obiettivi da centrare, ma sradicare un evento sportivo, leggevo che ci saranno solo 400 tifosi italiani stasera. Una cosa che mi rattrista ma deve fare il paio con una situazione economico-finanziaria che il calcio italiano sta attraversando. L’auspicio è trovare un momento di equilibrio in questo senso che ci renda tranquilli per coltivare il calcio sul nostro territorio rispettando questa identità a cui il calcio è legato”.

Gravina: “Scontri tra tifosi? Unica soluzione è individuare i colpevoli”

Sono state punite intere tifoserie di Napoli e Roma: qual è la soluzione? “È solo una. Individuare i colpevoli singolarmente e punirli. Fino a quando non sarà possibile, vuoi per questioni tecnologiche vuoi per disponibilità dei soggetti interessati che possono comunque essere le società e gli organi di polizia, l’unica ora è rispettare la posizione del Ministero dell’Interno. Capisco che è una norma che punisce in maniera decisa e forte non solo chi si è macchiato di questi atti di violenza, ma dobbiamo assicurare rispetto per le regole e la dignità delle persone. Quanto avvenuto in quel tratto di autostrada grida vendetta. Credo che sia uno spot bruttissimo per il calcio italiano e tutto il Paese”.

Italia, Gravina alla presentazione delle nuove maglie
Gravina – Calciomercato.it

Di nuovo sul calcio in paesi meno sviluppati calcisticamente: “Purtroppo il calcio negli ultimi tempi, nel valorizzare la sua dimensione industriale, insegue territori e palcoscenici che assicurano maggiori introiti. La dimesione economica ora è la stella cometa che tutti stanno seguendo per centrare i loro obiettivi. Questo vale per un Mondiale, la Supercoppa o altri eventi. Il mondo del calcio cavalca l’onda della globalizzazione, ma anche della facile rincorsa alla valorizzazione della sua dimensione economica. Il resto evidentemente mette in crisi gli storici dualismi, o l’alternanza, tra Europa e Sudamerica che avveniva anni fa. L’altro auspicio è inseguire la dimensione storica e di cultura dove è sempre stato il calcio, la voglia di conoscere la storia del calcio a livello mondiale sarebbe l’ideale in modo da non deviare verso lidi – sento parlare di candidature per il 2030 di realtà con scarsa memoria o ragione storica per il calcio (Arabia Saudita, ndc) – ma questo è. Non dobbiamo subirlo, ma dobbiamo portare all’attenzione di chi ha potere decisionale una serie di criticità. Io sono molto legato alla storia e la memoria del calcio”.

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