Tancredi Palmeri dà i suoi top&flop di Milan-Inter: bocciatura totale per Pioli, voto esaltante per Simone Inzaghi
I top&flop di Milan-Inter, Supercoppa che ha visto il trionfo della formazione di Simone Inzaghi con il tracollo dei rossoneri.
TOP
Inzaghi, voto 9
Lettura, svolgimento e gestione partita perfetta. Non gli riconoscono i suoi meriti. Simone Inzaghi semplicemente sa come si vincono le partite secche. È andata avanti per troppo tempo la tiritera che si squagli negli scontri diretti. Ma invece conta tre finali vinte su tre con l’Inter, e contro Juventus e Milan! In ognuna i momenti lo indicavano come sull’orlo di una crisi, invece vince con prove strabordanti di carattere e qualità. Questo è semplicemente quello che fa un grande allenatore. Non a caso eguaglia Marcello Lippi e Fabio Capello in testa alla classifica di più Supercoppe italiane vinte nella storia.
Dzeko, voto 8.5
Imprendibile. Le sue giocate, la sua velocità di esecuzione, l’intelligenza nel proporre azioni, andando a rifinire, o mettendosi in proprio. Non vero e proprio regista avanzato in attacco, ma del resto non è una novità. Che geco sia un attaccante centravanti sui generis per l’inventiva non è certo una novità; ma che lo sia a quest’età, e in queste partite, è pazzesco.
Lautaro, voto 8
Un campione del mondo. E con tutto quello che questo vuol dire. Da quando è tornato da Doha la sua impronta di leadership è impressionante. Ma fosse soltanto quello: la forza di giocate capaci di stroncare la difesa, e suonare la carica per tutto il resto della squadra. E poi andiamo a vedere nel dettaglio, ma neanche troppo dettaglio, del gol con cui ridicolizza Tomori – incluso il tiro di esterno a rientrare – è di qualità mondiale assoluta.
Supercoppa, i flop di Milan-Inter
FLOP
Pioli, voto 3
Il derby più umiliante della storia del Milan. Ha sbagliato proprio tutto. La scelta scriteriata su Messias. La preparazione mentale orrida. L’approccio presuntuoso. La reazione inesistente. Ci sono risultati peggiori, ma il concetto è che stavolta è stato non battuto ma soppiantato sotto ogni aspetto. Ed era una finale. E doveva reagire. Ancora più incredibile che da quattro partite il Milano debba reagire, e invece cade sempre più in basso. Se non si trattasse di Pioli on fire, verrebbe quasi il sospetto che davvero qualcosa si sia rotto tra il Milan e il suo allenatore.
Calabria, voto 3.5
Non solo perché il capitano responsabile, non unico, ma principale, di due gol su tre. Il suo atteggiamento è stato semplicemente non all’altezza. Incredibile considerando quanto il Milan si giocasse in questa partita. Impietoso il confronto con qualsiasi avversario.
Messias, voto 4
A livello di prestazione con lui ci sono anche Tomori, Theo Hernandez, Brahim Diaz, Giroud. Non solo per la scelta esplicita dell’allenatore che fallisce totalmente. Completamente inconsistente in entrambe le fasi, abbandona Calabria al suo destino. È un uomo regalato all’avversario.
Tancredi Palmeri