Super Lega e contratti, l’avvocato Pierfilippo Capello ha parlato a margine dell’evento ‘WCAPES’.
Valorizzare un brand, Super Lega e contratti. Su questo si è soffermato l’avvocato Pierfilippo Capello ai microfoni dei giornalisti presenti, tra cui quelli di TvPlay e di Calciomercato.it a margine dell’evento ‘WCAPES: Una società che unisce calcio e criptovalute’.
“Le società di calcio oggi secondo me capiscono che se il valore di un giocatore sale, sale anche il valore dell’asset della società. Fino a qualche anno fa il valore del giocatore era legato solo alle sue performance in campo, poi è diventato la sua notorietà. Il prossimo passaggio è quello di generare income, magari mediante i social, attirando degli sponsor” ha sottolineato Capello.
La Premier League è già diventata la Super Lega? “Di fatto sì. Da qualche anno la Premier usa campionati come quello di Belgio e Olanda per far crescere i calciatori che non sono ancora ritenuti adatti al massimo campionato inglese. Un po’ quello che ha fatto Pozzo con il Watford. Un proprietario di un club inglese potrebbe scegliersi una squadra italiana, almeno metà Serie A, da comprare semplicemente in base ai colori che gli piacciono, senza offendere nessuno”. Sui contratti lunghi, modello inglese: “I primi sono stati in Spagna, non c’è nessun limite da loro. Anche contratti da 10 anni sono possibili, penso a quello che fa l’Athletic Bilbao. Il contratto lungo fa stare tranquillo il giocatore e dall’altro consente alla società, dal fonte del bilancio, di ammortare in modo più efficiente. Se guardiamo Serie B e C, sono pochissimi i contratti che vanno oltre l’anno”.