La Procura Federale indaga sui bilanci della Juventus e nello specifico sulla manovra stipendi del club bianconero nel periodo della pandemia. Cristiano Ronaldo spaventa il club bianconero
Dal campo alle inchieste giudiziarie. Giornata importante oggi per la Juventus fuori dal rettangolo di gioco dopo il successo per 2-1 in Coppa Italia contro il Monza, con la società bianconera in attesa della decisione della Corte d’Appello della Federcalcio sul ricorso presentato dalla Procura Federale in merito alla riapertura dell’inchiesta sulle plusvalenze.
La Procura della FIGC non si ferma però alle plusvalenze e sta indagando soprattutto sulla manovra stipendi tra il 2020 e il 2021 della società piemontese che avrebbe alterato in modo significativo – stando all’organo federale – i bilanci del club. Un elemento base dell’indagine della Procura è l’ormai celeberrima ‘Carta Ronaldo’, ovvero la scrittura integrativa che la Juventus aveva proposto al fuoriclasse portoghese per differire i suoi emolumenti. Nei faldoni dell’inchiesta – come scrive questa mattina il quotidiano ‘Repubblica’ – ci sarebbero i dettagli della scrittura privata che fa riferimento a Cristiano Ronaldo, che non sarebbe però mai stata firmata dall’ex attaccante della ‘Vecchia Signora’, malgrado il via libera dell’avvocato del cinque volte Pallone d’Oro in uno scambio di email con Fabio Paratici, all’epoca dei fatti capo dell’area tecnica della Juve.
Ronaldo però – come scrive sempre la ‘Repubblica’ – vorrebbe indietro i 19,5 milioni di euro che la Juventus non gli ha mai versato e per riaverli sarebbe pronto ad un’azione legale contro appunto la società bianconera.
CR7 formalmente aveva firmato la rinuncia agli stipendi su moduli regolari, ma adesso attraverso la scrittura integrativa potrebbe richiedere di avere indietro la somma che avrebbe dovuto percepire dalla società. Paratici in tale scrittura annotava infatti: “Gli accordi assunti… ci impegnano a consegnarvi entro il 31/07/2021 l’Accordo premio integrativo ritrascritto sui moduli federali ad oggi non disponibili”. Cristiano Ronaldo e i suoi legati a questo punto potrebbero valutare di utilizzarlo per far partire un’azione legale contro la Juventus – inadempiente nel caso specifico – e riavere così indietro i 19,5 milioni di euro che l’asso portoghese avrebbe dovuto percepire dalla ‘Vecchia Signora’. Ad avvalorare la tesi di Ronaldo anche uno stralcio di un’intercettazione di Andrea Agnelli, ormai ex presidente della Juve, che suggerisce ad altri membri della società di “non rincorrerlo ma di aspettare che sia lui a sollevare la questione se interessato”. Nelle prossime settimane se ne saprà di più su questa spinosa vicenda.
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