Il presidente della squadra newyorkese di baseball entra a far parte del CdA rossonero. E’ arrivato oggi l’annuncio ufficiale
Milan sempre più americano. La mattinata del club rossonero si è aperta con la notizia dell’ingresso nel Consiglio di Amministrazione, del 67enne Randy Lewis Levine, presidente dei New York Yankees.
“Il Consiglio di Amministrazione del Milan, riunito il 17 gennaio scorso, ha approvato l’ingresso di Randy Levine, presidente dei New York Yankees, quale nuovo consigliere“, scrive il club, con una nota, apparsa sul proprio sito ufficiale. Un ingresso auspicato, al momento del closing, quando già nel comunicato ufficiale, si faceva riferimento alla realtà americana, come investitore. Da lì è poi nata anche una partnership tra le due squadre, che ha permesso di vendere i prodotti del Milan allo Yankee Stadium.
L’ingresso nel mondo Milan di Levine non può dunque sorprendere più di tanto. La sua nomina non fa altro che certificare il grande rapporto tra il numero uno degli Yankees e Gerry Cardinale, ovviamente più che soddisfatto dopo l’ufficializzazione di oggi:
“Per oltre due decenni, ho avuto il privilegio di costruire una partnership unica e di successo con i New York Yankees e la famiglia Steinbrenner, che, recentemente, ha riguardato anche l’investimento degli Yankees al fianco di RedBird nel Milan. Sono entusiasta di dare il benvenuto a Randy Levine nel Consiglio di Amministrazione di AC Milan e non vedo l’ora di consolidare questa partnership globale tra gli Yankees e il Milan“.
Levine entra così ancor di più a far parte del mondo rossonero. E’ questa non può che essere una buona notizia per il Milan. Le idee del numero uno degli Yankees, d’altronde, vanno a braccetto con quelle di Gerry Cardinale. E’ la storia di Levine a far capire come il club possa giovare delle sue competenze.
Milan, modello Yankees: l’esperienza di Levine
Il 67enne newyorkese è presidente degli Yankees, ormai, da oltre 20 anni, ed è riconosciuto a livello globale come uno dei dirigenti più affermati nel settore dello sport e dell’intrattenimento. Il successo a tuttotondo della squadra di baseball nel mondo porta chiaramente la sua firma. Il club statunitense non può che essere il modello da seguire e da cui trarre ispirazione.
Levine, che ha conseguito una laurea alla George Washington University e un dottorato in giurisprudenza alla Hofstra University School of Law, è stato nominato presidente degli Yankees nel gennaio del 2000. E’ durante il suo mandato che avviene la costruzione del nuovo Yankee Stadium. Un impianto all’avanguardia, da poco meno di 45mila posti, che ospita chiaramente le partite interne della squadra di baseball, ma che è attivo per tutto l’anno. Lo stadio è così diventato anche la casa dei New York City Football Club (NYCFC), club della MLS, acquistato in partnership con il Manchester City.
La crescita del brand è la missione di Levine. Una crescita che può arrivare anche attraverso altre partnership, non per forza legate, ad uno sport specifico. Lo Yankee Stadium ospita così anche una serie di eventi speciali e di entertainment, dal football universitario, al calcio, all’hockey, alla musica, alla boxe agli eventi aziendali. Ma le collaborazioni internazionali non finiscono: basti pensare a quella con i Yomiuri Giants, squadra di baseball con sede a Tokyo, attraverso la joint venture con l’azienda Yomiuri Shimbun. Il Milan con Levine è pronto dunque ad allargare i propri orizzonti. Serve provare ad andare oltre il proprio seminato per restare al passo con i grandi club del mondo.