Un celebre tifoso della Juventus critica i bianconeri per la gestione societaria ma anche sul campo: pure Allegri nel mirino
La stangata inflitta alla Juventus fa naturalmente discutere, spaccando il fronte tra innocentisti e colpevolisti. Il dato di fatto ĆØ che i bianconeri sono costretti a ripartire da un pesante -15 in classifica, cercando una rimonta semi impossibile in campionato e guardando con preoccupazione al proprio futuro.
Un futuro cui guarda non solo la dirigenza, ma anche una intera tifoseria. Nella quale c’ĆØ anche chi critica duramente gli ultimi anni di gestione del club e cerca di guardare avanti, alla Juventus che potrĆ essere d’ora in poi. Come Giovanni Minoli, da sempre supporter bianconero. Il celebre giornalista, autore del programma tv ‘Mixer‘ su Rai 3, in una lunga intervista alla ‘Gazzetta dello Sport’, tocca vari temi, stroncando l’operato della societĆ ma criticando anche quanto si ĆØ visto sul campo negli ultimi tempi. Nel mirino dunque Massimiliano Allegri e tutti coloro che hanno contribuito a generare la situazione attuale, le cui responsabilitĆ , per Minoli, sono piuttosto evidenti.
Juventus, Minoli attacca: “Cose brutte, ĆØ una vergogna. La squadra di Allegri non c’ĆØ, ripartirei da Conte”
Il giornalista commenta cosƬ la penalizzazione: “Non mi sono nemmeno sorpreso troppo. Ma ripartire con un bagno di umiltĆ non ĆØ cosƬ negativo. Ho letto cose brutte, una tale vergogna”.
C’ĆØ un momento preciso secondo Minoli in cui le cose si sono messe male: “Marotta se nāĆØ andato perchĆ© aveva giĆ capito come sarebbe finita. L’acquisto di Cristiano Ronaldo ha assassinato la squadra, ĆØ stata una scelta di vanitĆ fuori controllo”. Con una strada precisa per ripartire: “La Juve che ha perso era di Agnelli, Paratici, Nedved e Allegri. Fuori dal campo scelte assurde, in campo una squadra che non ha gioco. Quelle vittorie tutte per 1-0 all’ultimo erano un tipo di c…o che non puĆ² durare, ma ĆØ un discorso che riguarda tutti. La Juve vincente era quella di Marotta e Conte. Vorrei ripartire da lui e dalla sua determinazione feroce, certe sfide gli piacciono da morire. Sono stato e resto contiano fino alla morte”.