Le dichiarazioni del tecnico rossonero alla vigilia della sfida contro i biancocelesti, allenati da Sarri
È vigilia di campionato per il Milan di Stefano Pioli. I rossoneri domani all’Olimpico affronteranno, alle ore 20.45, la Lazio di Maurizio Sarri.
I campioni d’Italia, reduci dal ko contro l’Inter, stanno attraversando un periodo di difficoltà. Pioli e la sua squadra hanno, chiaramente, voglia di rialzare la testa.
“Superare questo momento è un esame – esordisce in conferenza stampa il tecnico dei rossoneri -. Le critiche che ci sono piovute addosso dopo i risultati negativi sono normali ma il Milan ha radici forti. Il calcio è così… Affrontiamo questo momento con umiltà e grande voglia di reagire. I miei giocatori non sono scarsi, sono forti e stanno facendo di tutto per tornare ad essere quelli che eravamo. Domani vogliamo giocare da Milan, con attenzione e qualità. Sono stati dieci giorni difficili, ora abbiamo due possibilità: o provare a reagire o piangerci addosso.
Milan, niente rivoluzioni: l’idea di Pioli per la Lazio
E’ innegabile che la squadra rossonera si sia un po’ persa. Dal pareggio subito dalla Roma, dopo un match dominato, Tonali e compagni hanno commesso tanti errori.
Sono così arrivati il ko contro Torino e Inter e il pareggio contro il Lecce. Tutti, immancabilmente, sono finiti nel mirino della critica: dalle scelte del mister alle prestazioni dei singoli.
I campioni, che hanno sempre trascinato il Milan, come Tomori, Theo Hernandez e Olivier Giroud non sono riusciti, nelle ultime partite, a fornire il loro apporto. Pioli, però, non ha alcuna intenzione di puntare il dito su qualcuno.
Contro la Lazio nessuna rivoluzione e il mister campione d’Italia si aggrappa ai suoi uomini: “Ci sta che Giroud e Theo Hernandez abbiano subito un contraccolpo psicologico dopo la finale persa ai Mondiali – afferma Pioli, rispondendo ad una domanda di Calciomercato.it, sul periodo no dei due francesi -, ma stanno bene, lo dicono anche i nostri dati, e sono pronti e motivati per dare il loro contributo.Tomori? Alleno un gruppo responsabile che vive di emozioni. Quando sono negative, ci sono le delusione ma non cerchiamo mai il colpevole“.
Il ritorno al 100% dei due calciatori francese darebbe certamente una mano importante al Milan. La darebbe anche Ibrahimovic, per il quale, però, bisogna aspettare. Come scritto su Calciomercato.it, l’obiettivo dello svedese è esserci il 14 febbraio, senza però correre alcun rischio: “Il suo recupero procede bene. Sta rispettando la tabella di lavoro prestabilita. Il ginocchio risponde bene e lavora sul campo a parte. E’ sempre presente nello spogliatoio, quindi avrà sicuramente parlato con la squadra”.
Pioli coccola i suoi campioni ed indica la via per rialzare la testa, quella del lavoro: “Ci stiamo allenando sui principi, sul modo di stare in campo – prosegue il mister – Conosciamo il nostro modo di giocare. L’identità una squadra non la perde dopo 3-4 match negativi. C’è ed è bella chiara e riusciremo a metterla in campo già contro la Lazio. Ci potrebbe essere qualche novità tattica? Magari inserendo un centrocampista in più? No. Abbiamo i nostri principi”.
Parole chiare, che fanno capire, che domani difficilmente assisteremo a stravolgimenti. Il Milan rispetto alla partita contro l’Inter ritroverà Kalulu al centro, al posto di Kjaer, e Saelemaekers invece che Messias. Il grande vero cambiamento dovrebbe essere, però, l’inserimento di un centrocampista con caratteristiche più difensive al posto di Brahim Diaz. I principi di gioco magari non cambieranno ma si vedrà in campo un Milan più attento e con qualche volto nuovo. Difficile che sia Krunic a sostituire lo spagnolo, avendo nelle gambe un paio di allenamenti. Potrebbe, quindi, essere Pobega a dar una mano a Tonali e Bennacer, occupando un ruolo alla Kessie. Non è da escludere, infine, un turno di riposo per Giroud. Tra pomeriggio e domani mattina sapremo se davvero il francese dopo tante fatiche partirà dalla panchina.