Altre preoccupazioni per la Juventus dalle inchieste in corso: le indiscrezioni sul possibile interrogatorio di Cristiano Ronaldo a Torino
Inizio di 2023 da incubo per la Juventus, in campo e fuori. Numerosi i fronti sui quali i bianconeri dovranno lottare strenuamente per il loro futuro nelle prossime settimane. La prima bordata dalla giustizia sportiva, legata agli sviluppi dell’inchiesta Prisma portata avanti dalla Procura di Torino, è già arrivata, con il -15 in classifica decretato dalla Corte d’Appello per la riapertura del filone sulle plusvalenze. E non è finita qui.
Sono ancora in piena fase istruttoria i filoni sulle plusvalenze-bis, sulle ‘partnership opache’ con gli altri club, sulla manovra stipendi. In merito a questo, resta rilevante, sullo sfondo, il ruolo di Cristiano Ronaldo. Il calciatore portoghese ha lasciato la Juventus da un anno e mezzo ormai, con relative polemiche, ma il suo nome è tornato prepotentemente nelle cronache legate ai bianconeri per il suo coinvolgimento nel quadro accusatorio a carico del club. E’ nota infatti la vicenda della presunta ‘carta segreta’ che rappresenterebbe l’intesa per la presunta rinuncia fittizia a un importo di 19,6 milioni di euro. Una particolare branca dell’inchiesta che potrebbe, a breve, vedere una svolta decisa.
Secondo ‘Libero’, infatti, Cristiano Ronaldo avrebbe dato disponibilità alla magistratura torinese a essere interrogato sulla questione. Il quotidiano riferisce che sarebbe previsto, nei giorni precedenti al 27 marzo, un suo viaggio a Torino.
Sempre ‘Libero’ spiega infatti che Cristiano Ronaldo, accompagnato da Georgina Rodriguez, dal suo avvocato e dal suo manager, esigerebbe innanzitutto la corresponsione dei quasi 20 milioni di euro che la Juventus gli dovrebbe e per i quali esisterebbe, stando all’entourage del giocatore, un accordo ‘in chiaro’. Una nuova carta Ronaldo della cui possibile esistenza Calciomercato.it vi aveva già raccontato. Quindi, CR7 dovrebbe incontrare il procuratore aggiunto Marco Gianoglio e i sostituti procuratori Ciro Santoriello e Mario Bendoni, per confermare che non avrebbe apposto nessuna firma su alcuna ‘carta segreta’. La richiesta dei magistrati a Ronaldo sarebbe quella dell’eventuale possesso, da parte sua, di una copia firmata da entrambe le parti, ossia da lui e dalla Juventus.
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