Il direttore tecnico del Milan, Paolo Maldini, ha rilasciato alcune dichiarazioni dopo la pesantissima sconfitta contro la Lazio di Sarri
Altra serata da dimentica per il Milan di Pioli, che subisce un roboante poker da Maurizio Sarri e la sua Lazio. Il momento è assai delicato, non a caso durante il post gara ha parlato anche il direttore tecnico del ‘Diavolo’ Paolo Maldini.
Il dirigente rossonero è intervenuto ai microfoni di ‘Dazn’, partendo da un paragone con la passata stagione: “L’anno scorso sapevamo di lottare per vincere il campionato dopo poche partite. Quest’anno due obiettivi sono andati ed è normale che il momento sia delicato. Abbiamo sempre detto che l’anno scorso abbiamo vinto per il nostro spirito ed è quello che dobbiamo ritrovare. Con tutto il rispetto per le critiche la squadra è comunque dentro i suoi parametri, siamo secondi in classifica da soli“.
Viene quasi spontaneo il distacco dal glorioso passato del club lombardo: “Il lavoro c’è sempre stato, noi siamo presenti a tutti gli allenamenti praticamente. Anche al mio Milan è capitato di perdere un po’ la fiducia e questo può succedere. Non siamo il Milan degli anni ’90, che prendeva i campioni già fatti. Abbiamo la necessità di avere una strategia e da questa posizione sicuramente non ci scosteremo”. Tutto è iniziato dall’amaro pareggio contro la Roma: “Quella gara l’abbiamo dominata e sono due punti persi. Da lì è cominciato un po’ tutto, ma si accetta. È tutta esperienza, adesso abbiamo dei giocatori che rientrano. Sappiamo benissimo di non essere al livello dei grandi club europei, anche se quest’anno abbiamo raggiunto un altro traguardo importante come quello degli ottavi di finale di Champions“.
E sulla rosa a livello numerico: “Come numero ci siamo. Se alcuni giocatori come Romagnoli sono voluti andare via è perché non potevamo assecondare le loro richieste. Il centrocampo Bennacer-Tonali è di altissimo livello. È chiaro che abbiamo perso un po’ le distanze, anche un po’ di idee di gioco e sicurezza“. Davvero troppi i gol subiti: “Se la prima pressione non va a segno, poi gli avversari diventato pericolosi. Facciamo fatica a muoverci insieme. Sta mancando questo da quindici/venti giorni, ma questa cosa si può cambiare. Poi la condizione psicologica negativa aumenta la preoccupazione in campo e avversari forti come la Lazio ne approfittano“.
Parentesi anche su Origi e De Ketelaere: “Origi ha quattro anni di contratto, De Ketelaere cinque. Non li possiamo giudicare dopo pochi mesi, anche perché entrare in una squadra in difficoltà è più complicato. Noi De Ketelaere lo aspettiamo“.
Maldini, inoltre, si è soffermato anche sul tema Maignan, ancora alle prese col suo infortunio: “Sembra che gli ultimi esami siamo andati bene. Ci aspettiamo di averlo a disposizione a febbraio, precisamente non so quando”. Spazio, poi, pure a Nicolò Zaniolo, che potrebbe finire in rossonero in questi ultimi giorni di calciomercato: “Noi le opportunità le valutiamo. Non ci scosteremo dalla nostra visione e dalle nostre possibilità”. Aumentano da parte dei tifosi e non solo le perplessità su Stefano Pioli, ma Maldini ai microfoni di ‘Sky’ toglie ogni dubbio: “Fiducia a Pioli intatta? Speravo di non sentire questa domanda, ma la risposta è sì“.
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