Napoli che chiude il girone d’andata con un vantaggio in doppia cifra, la fuga scudetto apre a Spalletti intriganti scenari futuri
Ci si chiedeva, durante la lunga sosta per il Mondiale, in vista della ripresa del campionato, se gli equilibri esistenti fino a novembre si sarebbero confermati, o avremmo assistito a un qualche tipo di ribaltamento. Insomma, se il Napoli capolista avrebbe potuto accusare un calo del suo ritmo. Le risposte arrivate a gennaio sono inequivocabili in tal senso, ma di segno opposto.
Gli azzurri, che tre settimane fa ripartivano con un +8 sul Milan, pur perdendo al ritorno in campo con l’Inter, hanno addirittura incrementato il vantaggio sulle inseguitrici. L’ultima giornata di andata, con le sconfitte delle due milanesi, ha dato un ulteriore scossone alla classifica. E’ adesso è davvero grande fuga per gli uomini di Spalletti, con un clamoroso +12 sul Milan e +13 su Inter, Roma e Lazio. Anche la Juventus eventualmente sgravata un domani dalla penalizzazione, sarebbe a 12 lunghezze, più indietro di quanto fosse alla sosta. Mai come adesso, si può dire che i partenopei hanno il loro destino tra le mani. Con scenari davvero impensabili all’orizzonte (un eventuale pareggio nel derby di Milano tra due giornate potrebbe scavare un solco ancora più grande…).
Spalletti gongola ma ovviamente terrà la guardia dei suoi altissima, a cominciare dal primo match del girone di ritorno, l’insidiosa sfida casalinga contro la Roma di Mourinho, che nel 2023 per ora è quella che ha fatto più punti di tutte (tre vittorie e un pari). Con una possibilità tra le mani non di poco conto.
Il largo vantaggio in classifica potrebbe consentire, se del caso, rotazioni della rosa particolarmente profonde, più del solito. Addirittura varando una ‘doppia’ versione del Napoli tra campionato e Champions League, fronte che interessa eccome. Il sorteggio ha consegnato come avversario degli ottavi l’Eintracht Francoforte, che in Germania sta andando forte (è terzo in classifica) ma per il Napoli visto fin qui sembrerebbe avversario abbordabile per puntare a raggiungere almeno i quarti di finale, traguardo mai conquistato nella storia del club.
Del resto, in autunno all’assenza di Osimhen aveva sopperito egregiamente la presenza di Raspadori e Simeone (4 gol a testa in Europa). Soprattutto Raspadori potrebbe ritrovare spazio dopo essere finito parzialmente in disparte per ‘colpa’ del cannibale Osimhen. E anche l’infortunio di Rrahmani era stato assorbito alla grande con la presenza alternata di Juan Jesus e Ostigard. La profondità e forza delle rotazioni azzurre è stata fin qui, in effetti, uno degli elementi chiave. Mario Rui ha trovato dopo anni una degna alternativa in Olivera, Ndombele a centrocampo trova sempre più minutaggio e confidenza col passare delle giornate, la ‘staffetta’ tra Lozano e Politano è vincente (rendimento praticamente speculare tra i due, 4 gol e 3 assist totali) e in Elmas ormai c’è un factotum in grado di incidere sempre, a centrocampo come da esterno offensivo.
Considerando che con l’arrivo di Bereszynski ora c’è anche un giocatore in grado di far rifiatare Di Lorenzo alla bisogna, Spalletti ha davvero tante carte da giocarsi. E potrebbe anche non smettere di sperimentare, trovando sempre nuove chiavi. L’obiettivo primario rimane lo scudetto, ma l’autostrada che pare essersi aperta in tal senso può agevolare il cammino anche su altre strade e chissà, permettere di sognare in grande.
Nella seconda parte di stagione, l’evolversi sul campo sarà importante anche per capire il futuro di diversi giocatori azzurri in vista del mercato estivo. Più di qualcuno si gioca la riconferma.
Uno di questi è senza dubbio Hirving Lozano, in scadenza di contratto a giugno 2024. Il messicano sta dando il suo contributo, ma in generale, nei suoi anni partenopei, si è acceso soltanto a sprazzi. Visto il suo contratto piuttosto oneroso (4,5 milioni l’anno, il più pagato insieme a Osimhen), il club potrebbe decidere per un altro ‘sacrificio’ eccellente sul mercato. Prospettiva non troppo dissimile per Piotr Zielinski. Giocatore fondamentale il polacco, al quale però la società sembra intenzionata a proporre un rinnovo lievemente al ribasso rispetto ai 3,5 milioni attuali.
Un rendimento super e un possibile avanzamento in coppa (con relativi premi Uefa) potrebbero però ‘rialzare’ le cifre. Sei mesi che saranno cruciali poi per Alex Meret, per il quale a questo punto l’orientamento sembrerebbe di arrivare a un rinnovo ‘lungo’, e per Diego Demme, che continua a non trovare spazio e di questo passo sarebbe uno dei primi indiziati per un avvio estivo. Si gioca la conferma anche Juan Jesus, che il contratto lo esaurisce a fine stagione. Ma l’affidabilità del brasiliano farebbe propendere anche nel suo caso per un ulteriore prolungamento.
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