Ennesimo mistero nel processo alla Juventus e la relativa penalizzazione, ma non solo: la Procura starebbe ‘nascondendo’ una carta
Ormai la questione Juventus, con tutte le relative indagini, udienze, dichiarazioni se ovviamente sentenze, è diventata una vera e propria telenovela. Che ancora pare molto lontana dalla sua conclusione. Anche perché il calcio italiano attende ancora l’esito del ricorso dei bianconeri al Collegio di Garanzia del Coni per il -15 deciso in Corte Federale d’Appello sette giorni fa. Poi toccherà, il 27 marzo, all’udienza preliminare per l’inchiesta Prisma sui conti della Juventus.
Insomma, siamo ancora probabilmente neanche a metà di tutto quello che dovrà succedere nei prossimi mesi. Intanto però le polemiche e soprattutto possibili scenari continuano a emergere. Come quello secondo cui i tesserati del club bianconero potrebbero addirittura chiedere i danni alla Figc, in seguito all’eventuale annullamento della sentenza di penalizzazione e di ‘azzeramento’ del processo. Uno dei capisaldi è legato proprio alle intercettazioni, che di base non dovrebbero essere considerate una prova ma un mezzo, e quelle in possesso della Procura non è detto neanche siano legittime.
La difesa della Juventus si potrà poi basare anche su altre tre colonne, come vi abbiamo spiegato su Calciomercato.it. In primis c’è una questione di tempistiche non rispettate, quella della presentazione di istanza di revocazione del proscioglimento della Juventus. Poi il fatto che la questione plusvalenze non è regolamentata e non ci sono, sostanzialmente, norme violate. Infine, la penalizzazione inflitta solo ai bianconeri invece di coinvolgere anche gli altri club che hanno lavorato con la Juve. Che punterebbe quanto meno a far penalizzare tutti. Ma c’è dell’altro, l’ennesimo mistero, oltre alla ‘carta Ronaldo‘.
Juventus, spunta una carta segreta che Procura e Covisoc non vorrebbero mostrare
Come riporta ‘Tuttosport’, infatti, esiste un carteggio tra la Procura Federale e la Covisoc, una nota datata 14 aprile 2021 che la Juventus e altri club hanno chiesto di visionare da marzo. Ma ricevendo sempre uno ‘no’ come risposta perché “non fa parte della documentazione acquisita nell’ambito del procedimento disciplinare” e “non costituisce atto d’indagine” per cui “rimane estranea al fascicolo e all’attività istruttoria”.
In realtà, scrive il quotidiano, è la Covisoc stessa che – nel documento in cui informa la Procura dell’avvio di attività di controllo – fa riferimento a questa “nota 10940” richiamando le “indicazioni interpretative” che vi erano presenti. E ancora, sottolinea Covisoc, è proprio sulla scorta di queste “indicazioni interpretative” che l’organo di vigilanza segnala alla Procura alcune “fattispecie per le quali non è agevole apprezzare quali siano i criteri a cui si sono attenuti i contraenti allo scopo di pattuire il relativo prezzo”. Insomma, che da lì siano partite le indagini.
Essendo la nota datata 14 aprile 2021, con i procedimenti disciplinari aperti formalmente a ottobre, da quel giorno andrebbero fatti partire i conti per i termini che consentono di utilizzarla per le indagini. Ovvero 30 giorni per l’iscrizione della notizia nell’apposito registro, termine dei 60 giorni per la durata delle indagini. Tradotto entro il 14 luglio 2021, e non ottobre. E quindi gli atti successi a quella data sarebbero inutilizzabili e tutto il resto accaduto dopo inammissibile. Penalizzazione compresa ovviamente. Tanto basterebbe ai legali per invalidare tutto. Non è da escludere che la Juventus (o chi per lei) decida di impugnare il documento in questione.