Il club rossonero aspetta l’esplosione del suo giocatore. La speranza è che possa fare lo stesso percorso del centrocampista italiano
In un Milan che affonda malamente contro la Lazio, fornendo l’ennesima prova disastrosa, c’è chi ha visto un piccolo segnale positivo. E’ parere di molti, infatti, che la gara (poco più di 30 minuti) di Charles De Ketelaere non sia stata così negativa come altre volte.
Troppo poco, sia chiaro, ma in una crisi nera, come quella che stanno attraversando i campioni d’Italia ci si aggrappa proprio a tutto. Il belga, chiaramente, deve fare molto di più, dimostrando di valere l’investimento fatto. Fino a questo momento l’ex Club Brugge, arrivato in Italia per 32 milioni di euro, più eventuali 3 di bonus, infatti, non si è dimostrato all’altezza, non riuscendo a fornire l’apporto sperato. Nelle prime partite qualche azione di classe, poi, dopo l’erroraccio sotto porta contro il Monza, dello scorso 22 ottobre, è scomparso dai radar, iniziando a giocare sempre meno. Così sono sparite anche quelle giocate (poca roba) che lasciavano ben sperare.
De Ketelaere ha perso il posto da titolare e anche nelle partite del 2023 è stato trattato da Pioli come una riserva. Il belga è apparso spesso impaurito e mai incisivo. La fiducia da parte della dirigenza rossonera non è venuta meno. Paolo Maldini crede tantissimo nelle qualità del giocatore classe 2001. Servirà tempo, quel tempo che servì a San Tonali per prendersi il Milan. Lo hanno detto il Direttore tecnico e il mister, in più di una circostanza, e i tifosi si augurano che sia davvero così.
Le analogie tra De Ketelaere e Tonali, d’altronde, non mancano per davvero. L’italiano arrivò nel settembre 2020 in piena pandemia. Il Milan con un vero e proprio blitz soffiò il giocatore all’Inter, sfruttando la forte volontà di Tonali di vestire il rossonero.
Sbarca così a Milano, in prestito oneroso con diritto di riscatto: 10 milioni subito, poi 15 milioni, più 10 di bonus per l’acquisto a titolo definitivo. Un prezzo importante, simile a quello di De Ketelaere. Arriva con le medesime attese, è il talento italiano più puro, ama il Milan e si sprecano i paragoni con Gattuso e Pirlo. Il belga, invece, ha ricordato a tutti Kaka. Accostamenti che non hanno fatto altro che far crescere le attese, mettendo pressioni a calciatori, che non si erano mai confrontati in palcoscenici come quello di San Siro. L’inizio di Tonali non è per nulla facile, anche perché è uno dei primi calciatori a prendere il covid, che gli impedisce di fare una preparazione adeguata. Anche De Ketelaere, come confermato dal Milan di recente, non ha lavorato bene in estate.
Tornando alla prima stagione dell’italiano, Pioli lo impiega spesso, non sempre da titolare, ma gioca e deve fare i conti anche con un’espulsione alla quindicesima giornata, contro il Benevento. Sparisce, però, a dieci giornate dalla fine: dal 29esimo turno sono più le presenze in panchina che in campo. Mette nelle gambe altri minuti ma mai da titolare. Pioli gli preferisce pure Meite, destinato a non essere riscatto. Un po’ come sta accadendo oggi con la decisione di puntare su Brahim Diaz anziché su De Ketelaere.
La stagione si conclude e il primo anno di Tonali viene giudicato da tutti negativo. Il Milan non ha alcuna intenzione di versare altri 25 milioni di euro nelle casse del Brescia. Dopo una lunga trattativa, grazie alla ferma volontà del numero 8 di restare in rossonero, il Milan riesce a trovare l’accordo con il Brescia. Il centrocampista si abbassa lo stipendio e le Rondinelle incassano una cifra vicina ai 10 milioni totali. Cifra ben lontana da quella stabilità a settembre. Il valore di Tonali, di fatto, dopo una stagione si è dimezzato. Ma dopo un anno di apprendistato e con molte meno pressioni addosso, l’italiano riparte alla grande, riuscendo a prendersi il Milan.
In quel di via Aldo Rossi si augurano che De Ketelaere possa impiegare meno tempo ad imporsi. Ma l’utilizzo da parte di Pioli del belga sembra ricordare molto quello di Tonali. Forse oggi il Milan, se potesse, spenderebbe meno per acquistare l’ex Club Brugge ma siamo certi che la voglia di puntare su di lui non cambierebbe.
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