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“La Juve è stata costretta”: perché la ‘carta segreta’ cambia gli scenari

Fabio Riva è intervenuto ai microfoni di Calciomercato.it su Tv Play per parlare della penalizzazione della Juventus e della ‘carta segreta’

Fabio Riva, giornalista di TuttoSport, è intervenuto ai microfoni di Calciomercato.it su Tv Play per parlare del caso Juventus e della penalizzazione per l’affare plusvalenze.

Juventus, Riva sulla carta segreta
Agnelli – Calciomercato.it

I riflettori sono puntati sulla ‘carta segreta’ che potrebbe favorire la Juventus davanti al Collegio di Garanzia dello sport presso il Coni: si tratta di un carteggio tra la Procura della Figc e il Covisoc che potrebbe essere fondamentale in sede di ricorso. Sulla questione Riva afferma: “Si tratta di un misterioso documento. Nessuno lo ha visto, tranne chi lo ha scritto e conservato. Per la Juve è fondamentale e più volte ha chiesto di visionarlo. Per la Procura, invece, non influirebbe sul processo. Il documento è datato aprile 2021 e la Covisoc lo ha ricevuto dalla Procura Federale.  A questo documento fa riferimento la Covisoc il 19 Ottobre: diversi mesi prima dell’apertura dell’inchiesta”.

Da questa tempistica emerge la posizione della Juventus che – stando a quanto raccontato da Riva – fa questo ragionamento: “La società dice: ‘Se la comunicazione con la Covisoc risale ad Aprile e hai fornito delle chiavi interpretative, come si desume dai pochi riferimenti, significa che il processo lo hai iniziato ad aprile, non ad ottobre, con tutto ciò che questo comporta. Perché non si può vedere questo fascicolo? Perché è protocollato? E’ questo uno dei punti della memoria difensiva della Juve che chiede che sia disponibile”.

Riva a Tv Play: “Juve ora costretta a cercare vizio di forma”

Il giornalista entra poi nel dettaglio del dibattimento della revocazione spiegando come era articolata la memoria difensiva della Juventus.

Riva a Tv Play sulla carta segreta: speranza Juve
Allegri – Calciomercato.it

“C’era una prima fase sulla questione formale e una seconda sul merito. La Juve ha elencato i i vizi di forma: il carteggio antecedente all’inizio del processo ignoto e che potrebbe traslare di 5-6 mesi il processo rendendo non valida la conclusione del processo. Poi ci sono i trenta giorni. Poi c’è la seconda fase dove la società prova a smontare le accuse. Non è vero che la Juventus cerca il vizio di forma. Ora è costretta”.

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