Retroscena particolare su Allegri e la Juventus: il racconto di una lite del tecnico livornese con un giocatore, finito fuori rosa
Momento molto difficile per la Juventus, alle prese con una pesante penalizzazione in classifica e con altre che nei prossimi mesi potrebbero arrivare da altri filoni di indagine. I bianconeri attendono le motivazioni della sentenza della Corte d’Appello federale per presentare il ricorso e provare a ottenere l’annullamento del -15 in graduatoria, ma sono chiamati anche a una reazione sul campo dopo un punto in due gare di campionato e ben otto gol subiti.
Allegri si avvia a recuperare numerosi infortunati e spera di aprire il girone di ritorno, contro il Monza, con una vittoria. Compito davvero non facile, quello dell’allenatore livornese, che deve provare a isolare la squadra il piĆ¹ possibile dagli avvenimenti esterni. L’ambiente prova ad affidarsi alle sue capacitĆ di gestione. Ma su di lui arrivano anche critiche ed emerge un retroscena da parte di un ex giocatore bianconero, sul rapporto difficile avuto con il tecnico.
Juventus, il retroscena della lite con Allegri: “Abbiamo avuto una discussione in allenamento, reintegrato grazie ai compagni”
A parlare ĆØ il gabonese Mario Lemina, due anni alla Juventus dal 2015 al 2017, con un totale di 42 presenze e tre reti. Un contributo un po’ a singhiozzo per qualche infortunio, ma non soltanto. E’ lui stesso, in una lunga intervista rilasciata al canale Youtube ‘Colinterview – Oh My Goal’, a raccontare cos’ĆØ successo nel periodo in bianconero.
Una lite con Allegri sarebbe all’origine dei suoi problemi a Torino. “Ero stato il migliore della squadra in 5 squadre su 6, ma ero finito in panchina per il ritorno di Marchisio – ha raccontato Lemina – Non avevo problemi sul fatto che dovesse giocare, ma alla lunga iniziai a non accettare di essere messo da parte. Poi durante un allenamento c’ĆØ stato un litigio con Allegri in campo, venivamo da una sconfitta e ho avuto l’impressione che avesse sfogato su di me tutta la frustrazione del momento. Non l’ho accettato e per un mese mi sono allenato da solo”. Il reintegro avvenne grazie all’intervento dei senatori: “Bonucci, Chiellini, Buffon ed Evra andarono dall’allenatore a dirgli di riammettermi in squadra perchĆ© ero uno dei giocatori dal miglior potenziale. Ero molto contento che fossero dalla mia parte”.