Ieri sera alle 20.00 si è chiusa ufficialmente la finestra invernale del calciomercato nel campionato italiano
E’ stato un mercato meno spettacolare del solito per il calcio italiano quello appena trascorso. Ieri sera, infatti, come da tradizione, si è consumata la chiusura delle famose porte che hanno decretato la fine della sessione invernale.
Una ‘cerimonia’ che Calciomercato.it ha raccontato in diretta su TV Play con contenuti esclusivi dalle sedi due sedi principali del mercato in Italia, dall’Hotel Hilton di Roma e dallo Sheraton di Milano. Sono stati numerosi i protagonisti intervenuti ai nostri microfoni per raccontare le emozioni degli ultimi minuti, tra importanti procuratori e agenti sportivi.
Tra questi, ad esempio, il direttore generale del Crotone, Raffaele Vrenna, ha riassunto in poche parole cosa rappresentano simbolicamente gli ultimi giorni di mercato: “Questo sicuramente è un luogo di aggregazione, è piacevole perché vedi tante facce amiche, ma le trattative si fanno tranquillamente anche in altre sedi”.
Una finestra che, come accennato, non ha lasciato grandi tracce nel campionato italiano, complice la crisi economica attraversata dai top club. Una realtà condivisa dall’agente Malù Mpasinkatou davanti alle nostre telecamere: “E’ un mercato diverso perché prima l’Italia lo faceva da padrone, oggi domina la Premier League. Quindi bisogna ingegnarsi con lo scouting, cercando il calciatore sconosciuto che può fare bene”.
Da Damiani a Faggiano, com’è cambiato il calciomercato in Italia
Volto storico del calciomercato in Italia, anche l’agente Oscar Damiani si è fermato per qualche istante ai nostri microfoni.
Il noto procuratore, forte dell’esperienza avuta anche ad ottimi livelli da calciatore, ha raccontato un po’ il suo percorso: “Sono stato un buon calciatore e un ottimo agente, adesso è diventato un po’ più difficile il nostro lavoro”.
Sul gong, anche il ds della Sampdoria Daniele Faggiano ha parlato dei pochi movimenti dell’ultima sessione in Italia, ammettendo: “Il passo con le inglesi l’abbiamo perso da un bel po’. Su altre cose abbiamo una marcia in più, ma a livello economico siamo indietro anche per errori nostri”.
Infine, una battuta rapida strappata all’ex portiere Stefano Sorrentino, presente allo Sheraton per le emozioni finali del mercato: “L’ultim’ora è quella più importante, ci sono più colpi in quest’ora che nel restante mese”.