Il calciomercato invernale si è chiuso ed è già tempo di pensare a quello estivo: la Serie A rischia di perdere i quattro bomber
Si è chiuso il calciomercato invernale con la Serie A a fare da comprimaria ai colpi folli della Premier League. Nessun botto per le big del nostro campionato che hanno, nel migliore dei casi, deciso soltanto di puntellare la rosa (come Napoli, Lazio e Roma), rimandando all’estate qualsiasi altro discorso.
Un’estate che potrebbe essere quella degli addii per il nostro campionato. I club inglesi hanno dimostrato di avere risorse economiche tali da poter stracciare la concorrenza. Ed allora a fine campionato le big di Serie A potrebbero diventare terra di conquista, soprattutto per i bomber e gli attaccanti in generale, da sempre piatto forte delle campagne trasferimenti e particolarmente ambiti Oltremanica.
Lì dove il nome di Dusan Vlahovic fa gola a diversi club. Arsenal e Chelsea sono pronti a ricoprire d’oro il centravanti serbo, il cui futuro alla Juventus è reso incerto dalle note vicende che riguardano la società. L’ex Fiorentina potrebbe voler cambiare aria e davanti ad un’offerta da 80-90 milioni i bianconeri potrebbero dare il via libera alla cessione.
Calciomercato, Osimhen e Leao: la Premier chiama
Cessione che potrebbe riguardare anche un altro pezzo pregiato del nostro campionato: Rafael Leao.
Il Milan ha smentito le indiscrezioni sulla rottura con il portoghese ma resta il fatto che, senza rinnovo, l’addio estivo sarebbe probabile. La famosa clausola da 150 milioni di euro non sarebbe un ostacolo per i club inglesi che volessero investire su di lui. Il Manchester United in questo senso potrebbe essere uno dei club maggiormente interessati all’affare, ma Leao piace anche a Guardiola e al Manchester City.
Citizens che non hanno certo bisogno di Victor Osimhen, vista la presenza di Haaland. Questo però non mette al riparo il Napoli da assalti al bomber nigeriano, capocannoniere della Serie A e trascinatore della squadra di Spalletti. Il solito United potrebbe sborsare i 120 milioni (o giù di lui) che servirebbero a far quantomeno riflettere De Laurentiis sull’addio del suo numero 9. Il campionato italiano rischia di diventare il supermercato della Premier: 360 milioni per tre.