Piero Sandulli ha parlato della penalizzazione della Juventus e delle possibili conseguenze della manovra stipendi
Piero Sandulli, vicepresidente della seconda sezione del collegio di garanzia dello sport presso il Coni, è intervenuto ai microfoni di Calciomercato.it su Tv Play per discutere delle vicende legate alla Juventus.
Dalla penalizzazione già inflitta per la prima inchiesta plusvalenze a quelle possibili per la manovra stipendi, ancora al vaglio della Procura Federale. Sandulli parte dalla decisione della Corte Federale: “Si tratta di una sentenza di revocazione di una precedente sentenza. Alla luce delle nuove prove acquisite dalla Consob e trasmesse alla Procura di Torino e, attraverso questa, alla Procura Federale, si sono riaperte alcune valutazioni precedenti nelle quali non si erano riscontrate irregolarità. Con le nuove valutazioni della Consob queste irregolarità sono state acquisite. La Consob è intervenuta perché la Juve è quotata in Borsa. Fa un’analisi più accurata dei bilanci: sono controlli più ampi rispetto alle società non quotate. Questo è il motivo per cui c’è stato un accertamento ulteriore nei confronti della Juve e non delle altre società per le quali non è stata riscontrata nessuna ulteriore ipotesi di illecito”.
Sandulli proprio su questo tema ha espresso una sua opinione: “Sono convinto che alle società sportive occorra dare uno status diverso. Speravo che dalla legge che ha conferito deleghe sul tema sportivo, la 86 del 2019, uscisse anche una nuova analisi delle società sportive. Non si è mai arrivati ad una modifica della legge 91 dell’81. Così i controlli sono diversi per società assoggettate alla Consob rispetto a chi non lo è”.
Altro tema affrontato è quello del ricorso al Collegio di Garanzia dello Sport: “La sentenza è motivata in vari aspetti, alcuni delicati quali intercettazioni e la valutazione delle plusvalenze”. Proprio quest’ultimo è definito un aspetto non semplice: “Sono valutazioni opinabili e la sentenza, in qualche misura, giustifica anche questa vicenda. Dal punto di vista giuridico la sentenza sta in piedi poi, come tutte, è oggetto di impugnazione”.
Manovra stipendi, Sandulli: “Usato criterio afflittività”
Nel concludere il proprio intervento, il vicepresidente della seconda sezione del Collegio di Garanzia dello Sport presso il Coni ha parlato anche della vicenda relativa alla manovra stipendi e alle sanzioni che potranno toccare la Juventus.
“Non posso valutare – afferma Sandulli -, posso dire che l’afflittività è il criterio sul quale hanno ragionato i giudici con la sentenza della Procura Federale. Possono esserci altri filoni d’indagine e altri giudizi che conosceranno ulteriori fattispecie e di altre posizioni. Andando a leggere la sentenza, questa è l’opinione che ci si può fare”.