Un video del 2019 rilanciato nelle ultime ore sui social ha creato una grande polemica intorno al pm Ciro Santoriello
In attesa di scoprire se Santoriello, come svelato quest’oggi da Calciomercato.it, farà realmente un passo indietro nei prossimi giorni, non si placa sui social l’indignazione per le parole che nel giugno 2019 il pm della Procura di Torino aveva pronunciato contro la Juventus.
Per questa ragione, nel pomeriggio in diretta su Calciomercato.it in onda su TV Play è stato ospite Sergio Santoro. L’ex Presidente della Corte Federale ha difeso la posizione del pm: “Le dichiarazioni di Santoriello le ha fatte come privato cittadino e tifoso di una squadra che si contrappone a un’altra, hanno un peso inesistente per il lavoro che il dottor Santoriello compie. Poi veniamo al dunque, il dottor Santoriello aveva il dovere di astenersi nel processo che sta conducendo come accusa? Dovere no, perché la materia questa volta è regolata da una norma, ovvero dall’articolo 52 del Codice di Procedura Penale, che dice che il magistrato del pm ha la facoltà di astenersi quando esistono gravi ragioni di convenienza”.
Per Santoro, invece, bisognerebbe interrogarsi soprattutto sul filone plusvalenze che ha colpito la Juventus: “Queste dichiarazioni di amore per una squadra e di odio per un’altra sono una dichiarazione che può fare chiunque indipendentemente dal suo ruolo e carica, non ci sono illeciti e non c’è da scandalizzarsi. C’è da dire che indubbiamente sollevare una questione come le plusvalenze in quel modo e con quel clamore potrebbe essere fatto per far cadere la Juventus, però non compete né a me né a voi stabilirlo, ma lo si fa nell’ambito della gerarchia dell’ufficio del pubblico ministero a Torino”.
Caso plusvalenze, i dubbi di Santoro: “Revocazione non era ammissibile”
L’ex presidente della Corte Federale, piuttosto, si è chiesto come sia stato possibile riaprire un caso che sembrava chiuso come quello legato alle plusvalenze, senza la comparsa di nuovo documenti rilevanti.
Questo l’interrogativo posto da Santoro: “E’ sbagliato primo perché la revocazione non era ammissibile, secondo me non era ammissibile, perché la revocazione si fa se c’è un documento nuovo. Qui documenti nuovi non c’erano, ma semplicemente una richiesta di rinvio a giudizio, fatto quasi normale in qualsiasi processo. Le plusvalenze in tutti i processi per reati contabili si fanno previa consulenza tecnica. Ora mi dovete dire dove sta la consulenza tecnica. Ci sono solo intercettazioni che possono essere state prese in qualunque momento, sono state definite confessioni, ma è un abominio, vanno verificate puntualmente, il come e quando e con quali prove a valle. Le intercettazioni sono spunti investigativi, se si trasformano a prove torniamo al Medioevo a livello di giustizia“. Insomma, la Juventus dovrebbe riavere indietro i 15 punti di penalizzazione.