Momento difficilissimo per il Milan, per il presente anche per il futuro dove regna ancora incertezza: due nomi tra gli scenari del prossimo anno, ma costosissimi
La situazione in casa Milan è decisamente tesa, con la classifica che continua a peggiorare. Il campionato rossonero si è radicalmente trasformato da una rincorsa complicatissima al Napoli, a una lotta Champions in cui parte in svantaggio. Al momento la squadra di Pioli è sesta, attualmente in Conference League dietro Inter, Roma, Lazio e Atalanta.
Comunque niente è perduto, visto che la classifica è cortissima e il terzo posto dei giallorossi si trova ad appena due punti. E sabato c’è lo scontro diretto tra Lazio e Atalanta. Il Milan invece se la vedrà a San Siro con un Torino in forma, rilanciato e soprattutto consapevole di avere una grande occasione. Con una vittoria, infatti, i granata accorcerebbero proprio dai rossoneri a -5, con una corsa europea definitivamente riaperta. Insomma, il Diavolo deve stare molto attento a non scendere all’inferno, in un momento in cui arriva un impegno dopo l’altro. Venerdì c’è appunto il Toro, ma poi sarà il turno della Champions League contro il Tottenham di Conte. E al momento Stefano Pioli è immerso nella bufera di social e piazza rossonera. Quattro sconfitte consecutive pesantissime con 13 gol al passivo e due segnati, inutili contro il Sassuolo. Due derby persi nel giro di pochi giorni, in maniera netta. Il cambio di modulo e l’esclusione di Leao hanno poi acceso ulteriormente la situazione.
Una svolta difensivista che non è piaciuta ai tifosi del Milan e che non ha portato frutti al momento. Al momento Maldini e Massara restano al fianco di Pioli, ma che qualcosa non va sembra abbastanza evidente. A questo si aggiunge poi la vicenda del rinnovo di Leao, che più passa il tempo più sembra complicarsi. E pure la questione societaria del sequestro temporaneo in Lussemburgo di 364 milioni al fondo dei Singer, chiesto dall’ex
presidente Yonghong Li, che dovrebbe comunque risolversi con un accordo.
Sul lato panchina, come riporta ‘La Repubblica’, ci sono le ombre di Antonio Conte e Roberto De Zerbi, entrambi ora in Premier League. Il nome dell’ex ct circola, ma secondo il quotidiano l’ostacolo principale e forse insormontabile è legato all’ingaggio da 17 milioni l’anno. Una spesa che né Cardinale né Elliott sono disposati ad affrontare, dal momento che le priorità finanziarie sono altre. E lo stesso in realtà varrebbe anche per l’ex allenatore del Sassuolo che tanto bene sta facendo al Brighton e che guadagna 5 milioni per 4 anni più 2 per lo staff. Al momento solo suggestioni, anche se le vie del calciomercato sono infinite con Conte che vorrebbe tornare in Italia e una Juventus che non conosce ancora il suo futuro. Ma la situazione Milan va oltre la panchina, perché – continua l’articolo del quotidiano romano – il rapporto tra Elliott e Maldini non è mai decollato, anche se quello tra il dt e Cardinale pare migliore. Però i dubbi e le incertezza si estendono inevitabilmente a Pioli, Leao e lo stesso Maldini.
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