Roma al terzo posto in classifica, ma non mancano le critiche: dure parole di Antonio Cassano nei confronti di Mourinho
La vittoria contro l’Empoli ha portato la Roma al terzo posto in classifica, scavalcando il Milan, sconfitto nel derby contro l’Inter. I giallorossi sono riusciti a rilanciarsi dopo la sconfitta in Coppa Italia contro la Cremonese.
Una vittoria che ha rilanciato i giallorossi e l’ambiente romanista, ora coinvolto in quello che è il trasferimento di Zaniolo direzione Galatasaray. In merito al discorso mercato, anche José Mourinho si è soffermato su alcuni temi proprio dopo la partita contro l’Empoli. Il tecnico portoghese ha sottolineato come non possa far nulla in merito alla situazione Smalling, ma ha anche affermato come lui stesso potesse lasciare Roma, ma non l’ha fatto. E proprio in merito a questo discorso Antonio Cassano, alla ‘Bobo Tv’, ha puntato il dito contro l’allenatore lusitano: “Ditemi se è normale mentre gli hanno chiesto di Smalling rispondere dicendo che lui è rimasto a Roma per amore. Io ho giocato a Roma, ora se per puro sbaglio Smalling dovesse fare degli errori decisivi, alla fine non può vivere più perché gli danno del venduto. Oltre a vedere una squadra giocare male, Mourinho mette sempre in pasto i giocatori. Ditemi se è normale”.
Il riferimento di Cassano riguarda anche quanto accaduto con Karsdorp e con lo stesso Zaniolo.
Cassano ha poi parlato anche di un ipotetico ritorno del portoghese alla guida dell’Inter in risposta ad un’ipotesi fatta da Daniele Adani: “Io escludo che possa tornare all’Inter per una ragione semplice. Per un paio di volte lui si è già offerto di tornare in nerazzurro, ma non se ne è fatto nulla. Sono convinto che Marotta abbia invece un rapporto con Conte. Secondo me se Inzaghi va via, Marotta va a cercare lui. Se uno vuole creare qualcosa di vincente e duraturo, allora va a prendere lui”. E riguardo un raffronto con Conte, Cassano ha un’idea chiara: “Anche Conte è un capopopolo, come Mourinho. Lui però un’idea ce l’ha – aggiunge – Non la condivido, perché speculativo, ma lui almeno ha un’idea. Io parlo di campo. Quando alla gente gli si chiederà allenatore “di campo” a nessuno verrà in mente Mourinho. Con lui, in ogni squadra, appena c’è fallo si buttano in campo e protestano. Calcio proposto: zero”.
Parole che quindi vanno ad aggiungersi a quello che Cassano aveva detto pochi giorni fa, dopo la sconfitta contro la Cremonese: “Mourinho non è mai stato un grandissimo allenatore, è sempre stato un grandissimo comunicatore, uno dei primi a comunicare bene ad essere furbo con la stampa, a gestirsi bene i giocatori forti, non quelli scarsi. Perché è facile essere amico dei giocatori forti. A Roma sta facendo disastri su disastri, ha fatto spendere dei soldi per prendere dei giocatori: Matic e Rui Patricio li ha fatti prendere lui non io. Tante volte ha fatto il furbetto. Anche con la seconda squadra con la Cremonese devi vincere”.
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