Il Milan chiamato alla risalita, Pioli si gioca tutto con il piazzamento Champions: il doppio scenario che gioca per il futuro
Un periodo così complicato per il Milan era difficile da immaginare. Che i rossoneri non avrebbero avuto vita facile per riconfermarsi si sapeva, quello che non era prevedibile era un crollo di questa portata nell’ultimo mese, che adesso mette il prosieguo della stagione in salita.
In un mese, il Milan ha di fatto perso tre obiettivi stagionali su quattro. Fuori dalla Coppa Italia, sconfitto in Supercoppa, franato in campionato fino al quinto posto, scivolando a un clamoroso -18 dalla vetta e rimettendo già in soffitta i sogni di rimonta scudetto. Resta la Champions League, con un doppio confronto con il Tottenham che in questo momento preoccupa e non poco, ma soprattutto c’è da riprendere l’andatura in campionato dopo le ultime fragorose sconfitte. Si dovrà fare tutto il possibile per conquistare almeno il quarto posto, per confermare la partecipazione alla principale competizione europea, essenziale per il futuro del club. Ed anche per quello di Stefano Pioli, che è sì forte di un contratto fino al 2025, ma che, non raggiungendo nemmeno l’obiettivo minimo in campionato, sarebbe seriamente a rischio esonero. Per l’allenatore, le prossime gare possono già essere decisive.
Il destino del Diavolo è appeso agli attaccanti. Finalmente, si avvicina il rientro di Zlatan Ibrahimovic, che potrà dare una mano concreta a un Olivier Giroud oggettivamente in debito di ossigeno. Il contributo del francese resta fondamentale, tanto è vero che il Milan si avvicina, a propria volta, a confermarlo in rossonero.
Negli ultimi giorni di mercato di gennaio, come raccontato da Calciomercato.it, ci aveva provato l’Everton, ma Giroud ha voluto rimanere. Il tutto, significativo della sua intenzione di proseguire l’avventura in rossonero. Con l’appuntamento decisivo per il rinnovo che dovrebbe avvenire a breve. Giroud che dunque farà parte anche del Milan per la prossima stagione, a prescindere dal destino dell’allenatore. Che poi, senza Ibra destinato invece a lasciare il calcio giocato, chiederà un altro rinforzo davanti sotto forma di un bomber giovane e dal grande potenziale. Si vedrà, per adesso c’è da mettere le basi per un futuro all’altezza.
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