Come di consueto dopo la fine del mercato, il gm della Roma Tiago Pinto ha parlato a ruota libera di tutti gli argomenti caldi in casa giallorossa da Zaniolo a Mourinho
Il calciomercato in entrata per la Roma si è concluso da una settimana, con la cessione di Zaniolo formalizzata al Galatasaray è arrivato il momento dei bilanci. E come di consueto il general manager giallorosso Tiago Pinto ha fatto il punto su tutto il mese di gennaio, la vicenda dell’ormai ex numero 22 romanista e Mourinho. Tantissimi gli argomenti toccati dal dirigente, a partire dallo Special One che ha ammesso la trattativa col Portogallo a dicembre: “Eravamo consapevoli di quello che stava succedendo e ci ha fatto piacere che avesse deciso di continuare alla Roma perché vuol dire che crede nel progetto”.
Poi Pinto si scatena anche su Nicolò Zaniolo: “Speravo che potessimo prendere più soldi per lui, una settimana fa avevamo un’offerta molto più alta ma siamo arrivati a questa soluzione che comunque non è male per nessuno. Quel rifiuto del Bournemouth ci ha messo in difficoltà anche sul piano strategico. Se qualcuno dopo tutto quello che è successo a gennaio, pensa che lui sia andato via perché non è arrivato al rinnovo allora non ci siamo. Nicolò è stato amato da questa città come pochi giocatori. Quando si arriva al rifuto di giocare per la Roma è qualcosa che va oltre qualsiasi trattativa e rinnovo. Quando parli del rinnovo c’è sempre una trattativa, poi c’è il rendimento in campo. Non ci siamo mai messi d’accordo su questi punti. Anche io posso pensare che dovrei guadagnare ‘X’ perché mi penso molto bravo, ma se per me fanno offerte concrete solo Galatasaray e Bournemouth magari bisogna pensarci. Oltre a essere scarso Pinto allora c’è qualcosa che non va“.
Non solo, perché Pinto ha poi rivelato che se Zaniolo fosse partito in tempo utile, la Roma avrebbe preso un altro giocatore. Rivelando anche una delle trattativa di queste settimane: “Zaniolo è stata una situazione abbastanza difficile da gestire, c’era una pista individuata al suo posto. Non voglio dire chi anche per rispetto del club che poi lo ha preso. Con i soldi del Bournemouth potevamo fare un mercato importante per rinforzare la squadra. Non ci siamo riusciti, mi prendo la responsabilità anche se c’erano cose che non potevo cambiare. Ziyech? È vero che abbiamo parlato con i suoi procuratori e il Chelsea, anche se non era quello il giocatore a cui facevo riferimento, ma era una delle ipotesi. Mi dispiace quello che gli è successo all’ultimo giorno del mercato”.
Pinto è tornato poi sulla questione del rapporto con Mourinho e i giocatori che hanno fatto male alla Roma, vedi Vina e Shomurodov: Noi lavoriamo ogni giorno per il bene della Roma, pranziamo ogni giorno insieme. Io cerco sempre dal primo giorno di creare un ambiente consensuale sui giocatori che prendiamo. Ovviamente non abbiamo tutti i giocatori che vorremmo, ma mai abbiamo preso qualcuno senza l’opinione dell’allenatore. Io non ho nessuna paura ad assumermi tutte le responsabilità di tutti i giocatori che non hanno fatto bene nella Roma. Per semplificare diciamo così: tutti i giocatori che sono stati presi fino ad ora e per voi non hanno fatto bene sono 100% mia responsabilità. Vina e Shomurodov, visto che ne parlate sempre, sono una mia responsabilità al 100%”.
Poi sui rinnovi di Smalling (che interessa all’Inter) ed El Shaarawy: “Chris fino a maggio può decidere cosa vuole fare mentre con Stephan decide il club. Stanno facendo molto bene. Abbiamo contatti continui per con Smalling, vorremmo continuare insieme”. Tiago Pinto poi conferma che le prossime sessioni della Roma saranno inevitabilmente legate al Fair Play Finanziario: “Non c’è altra strada, ma sono convinto che lascerò la Roma meglio di come l’ho trovata, senza perdere ambizione. Ma non è un tema solo per la Roma. Mourinho è il primo a sapere di questi paletti. Comunque non avremo vinto lo scudetto, ma neanche si può dire che non abbiamo vinto niente.
Infine ancora su Mourinho: “Abbiamo tutti un rapporto buono e parliamo spesso. Mourinho non è un allenatore qualsiasi che ha bisogno di chiedere pubblicamente un incontro. Capisco che cercate questo tema, ma di queste cose parliamo in altre sedi. Né io né Mourinho abbiamo bisogno di una pressione extra per la Champions. Sappiamo tutti quanto sia diverso giocarla o no. La Roma compete per tutte le partite, alla fine della stagione faremo i conti. Non mi sento di dire che se non andiamo in Champions vanno tutti via al 100% o il contrario”.
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