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Superlega, il nuovo decalogo: formato maxi da almeno 60 squadre

La Superlega ci riprova: il nuovo progetto per la competizione per club, format rivoluzionato in dieci punti

Due anni fa, il primo vagito di un progetto mirato a scuotere il calcio dalle fondamenta: la tanto discussa Superlega, durata lo spazio di un mattino o poco piĆ¹, prima che la maggior parte dei dodici club fondatori facessero marcia indietro.

Superlega, il nuovo decalogo: formato maxi da almeno 60 squadre
Alcuni dei club coinvolti nel progetto Superlega – Calciomercato.it

Da allora, battaglia legale sempre in corso, per stabilire la liceitĆ  del ‘monopolio’ Uefa in ambito calcistico a livello europeo. Si fa strada perĆ² l’interpretazione, a livello giuridico, secondo cui non ci sia la possibilitĆ , da parte dell’organo continentale, di limitare la libera concorrenza dei club. I promotori del progetto Superlega hanno perĆ² parzialmente rivisto le loro posizioni, soprattutto in merito alla questione del ‘merito’ calcistico. E sulla base di questo, hanno ideato un nuovo format che tenga conto della possibilitĆ  di libero accesso al nuovo torneo.

La Superlega rilancia la sfida all’Uefa: i punti del decalogo annunciato da Reichart

Il Ceo della Superlega, Reichart, ha reso noto un decalogo che rivede e corregge il format secondo nuovi parametri rispetto a quelli dell’idea iniziale. Non ci saranno, in particolare, posti ‘fissi’ all’interno, e l’accesso sarĆ  permesso a un numero di club variabile tra i 60 e gli 80, secondo modalitĆ  che saranno da stabilire successivamente.

Superlega, il nuovo decalogo: formato maxi da almeno 60 squadre
La sede Uefa a Nyon – Calciomercato.it

Ecco nel dettaglio tutti i punti del decalogo:

  1. Competizione aperta al merito sportivo, senza membri permanenti e con varie divisioni, con accesso tra le 60 e le 80 squadre.
  2. Convivenza con le competizioni nazionali, nell’ottica di renderle maggiormente competitive.
  3. Ricerca della sostenibilitĆ  economica e previsione di un numero minimo di 14 partite all’anno per i membri partecipanti per garantire introiti di rilievo.
  4. Numero di partite da concordare per non intasare eccessivamente il calendario e tutelare la salute dei giocatori.
  5. Competizione governata dai club, con norme finanziarie rigorose.
  6. L’obiettivo di costituire il torneo piĆ¹ affascinante del mondo.
  7. Migliorare l’esperienza dei tifosi allo stadio con interventi sulle infrastrutture.
  8. Sviluppare e finanziare il calcio femminile.
  9. Contributi di solidarietĆ  per i club per un minimo di 400 milioni l’anno.
  10. Rispetto delle normative dell’Unione Europea.
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