I rossoneri cambiano modo di giocare e aspettano il talento del calciatore belga. Ecco cosa può succedere con l’ex Club Brugge
Stefano Pioli ha deciso di ripartire dalla difesa a tre. Dopo le umiliazioni contro Lazio e Sassuolo, il tecnico di Parma ha voluto ridisegnare il suo Milan. Contro l’Inter si è vista, così, una squadra diversa.
Pioli, al momento, ha di fatto rinnegato se stesso. Niente pressing a tutto campo, niente più 4-2-3-1. Il nuovo Milan, che è chiamato a rialzare la testa per uscire dalla crisi, giocherà con tre centrali davanti al portiere, e due esterni, chiamati a fare tutta la fascia.
Dalla cintola in su, tre interpreti a centrocampo, uno di questi con caratteristiche più offensive, una punta centrale e Rafael Leao libero di svariare. Il nuovo modulo, come detto dallo stesso Pioli, sarà soprattutto utile a ridare certezze difensive al suo Milan ma potrebbe esaltare le caratteristiche di molti calciatori. Di Theo Hernandez e Rafael Leao ha parlato lo stesso tecnico, in conferenza stampa, rispondendo ad una domanda di Calciomercato.it. Il francese potrà così giocare come fa in Nazionale, dove emerge tutto il suo strapotere fisico, la sua abilità di entrare dentro l’area e di arrivare sul fondo. Per il portoghese, che come detto, avrà modo di svariare e di essere libero di trovare la sua posizione, in fase offensiva, non dovrebbe cambiare molto rispetto al passato.
E’ interessante notare, però, come altri elementi della rosa potrebbero trovarsi meglio con questo modulo: dai centrocampisti, Vranckx, Adli e Pobega, più mezzali che mediani, passando per Charles De Ketelaere.
Milan, nuovo modulo e De Ketelaere: come in Belgio
In queste ultime ore si è tornati a parlare tanto del belga, finito nuovamente ai margini del Milan ma il modulo adottato, contrariamente a quanto detto da molti, potrebbe permettergli di esprimersi al meglio.
Fino a questo momento l’avventura in rossonero del belga è chiaramente da bocciare ma anche ieri Pioli ha chiesto tempo. Il Milan che fa male non aiuta i giovani ad inserirsi, ha ammesso il mister, che poi ha ricordato come per Kalulu sono serviti un paio d’anni prima di vederlo esplodere.
I rossoneri, dunque, vogliono continuare a credere nel talento del belga, che con la maglia del Club Brugge ha giocato spesso in una squadra, schierata con la difesa a tre. Lo ha fatto soprattutto nella seconda parte della stagione.
De Ketelaere in Belgio: così gioca col Club Brugge
De Ketelaere, che ha chiuso l’avventura in Belgio con 18 gol e 10 assist, ha giocato come punta insieme ad un altro attaccante, con caratteristiche diverse come Noa Lang, Dost o Adamyan ma ci sono stati match in cui è stato schierato in un attacco a tre.
Pioli, anche nel corso delle ultime conferenze stampa, ha definito il belga un trequartista ma in Belgio ha spesso fatto un altro ruolo.
De Ketelaere raramente si è mosso al centro dietro la punta. Basta dare uno sguardo alla sua heatmap stagionale con il Club Brugge per rendersi conto di quanto il giocatore cercasse molto l’esterno, sinistra o destra che sia. Se si parla di moduli, dunque, decisamente meglio un 3-5-2 o un 3-4-3, dove può ricoprire il ruolo di una delle punte, dando profondità alla squadra e qualità alla manovra, con la sua visione di gioco. De Ketelaere, inoltre, non ha mai disdegnato di dare una mano in fase difensiva. Serve solo che ritrovi fiducia e la libertà di sbagliare.
In linea teorica, De Ketelaere potrà, quindi, giocare insieme a Leao o Giroud in avanti o fare da raccordo tra centrocampo e attacco, al posto di Brahim Diaz. Il nuovo modulo, dunque, non può certo essere visto come una scusa o in maniera negativa. Toccherà a Pioli dargli fiducia e a De Ketelaere dimostrare di meritarsela.